La scuola a “Ballarò”: voci confuse, reazioni scomposte

20.04.2011 18:16
Categoria: Comunicati Stampa

Triste destino per la scuola e i suoi problemi, che - tra battute grossolane e sparate fuori misura - finiscono quasi sempre al centro di risse da stadio, forse per qualcuno divertenti, per noi insopportabili. Di fronte all’ennesimo confuso litigio televisivo di ieri sera a “Ballarò”, e a commenti ancor più superficiali e pretestuosi che ci tirano in ballo a sproposito, ribadiamo gli obiettivi che nell’immediato e in prospettiva ci vedono impegnati a sostegno delle ragioni della scuola e del suo personale.

  • La politica dei tagli deve cedere il passo a scelte di investimento sull’istruzione e la formazione. Lo si può fare senza venir meno al necessario rigore sui conti pubblici, dunque lo si deve fare. Non ci preoccupano le tabelle mostrate in TV, clamorosamente equivocate e maldestramente confutate: non ci saranno, e ci vuol niente a capirlo, 14 miliardi di tagli in tre anni (pari a circa 450.000 posti di lavoro in meno), dato assolutamente fuori dall’immaginabile. Resta invece la prospettiva di una progressiva diminuzione della spesa per l’istruzione in percentuale sul PIL, improponibile dato che già oggi siamo sotto la media OCSE.
  • Si deve dare stabilità al lavoro nella scuola, assumendo a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili del personale docente ed ATA. La CISL ad oggi non ha fatto accordi, ma ha avanzato precise richieste, assumendosi anche la responsabilità di indicare obiettivi doverosi e sostenibili, senza sparate demagogiche e velleitarie. I posti vacanti e disponibili saranno, il prossimo anno, circa 30.000 per i docenti e circa 35.000 per il personale ATA: chiediamo altrettante assunzioni, e lo stiamo facendo da tempo e pubblicamente, determinati a raggiungere il risultato.

I nostri accordi, da sempre, concludono fasi di confronto e negoziato condotte, nelle sedi deputate: così è stato per il secondo biennio contrattuale, così è stato per il recupero degli scatti di anzianità, che ancora oggi infastidisce la Flc Cgil tanto da indurla per l’ennesima volta a “gufare” sull’attuazione delle nostre intese, nel frattempo già operanti; così vogliamo che sia per la stabilizzazione del personale precario.

Chi evoca incontri “da bar degli amici”, finisce per usare argomenti e linguaggio da “bar dello sport”.

Roma, 20 aprile 2011 

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola