Voltare pagina nel modo di governare il Paese e la scuola

19.09.2011 19:47
Categoria: Comunicati Stampa

Un deciso cambio di rotta nel modo di governare il Paese e le scuola: ridare dignità al lavoro pubblico e valorizzarlo, fare di istruzione e formazione un terreno di investimento e non di tagli; questo il messaggio lanciato da Francesco Scrima in apertura dell’Assemblea Nazionale CISL Scuola in corso a Torino.

La manovra economica approvata in questi giorni dal Parlamento non risponde alle attese di equità e sostenibilità sociale di cui la CISL si è fatta portatrice nel confronto sui provvedimenti assunti dal governo col decreto legge del 13 agosto.

L’iniziativa sindacale ha consentito di parare alcuni dei colpi più pesanti portati al lavoro pubblico (tredicesime, valore dei corsi di laurea e del militare), ma resta complessivamente il forte dissenso per misure che ancora una volta non intaccano a sufficienza l’evasione fiscale, né i costi e i privilegi della politica.

Per la scuola, secondo Scrima, è venuto il momento di voltare pagina, di un deciso cambio di segno nelle politiche scolastiche.

  • Investire di più in istruzione e formazione, come ci suggeriscono anche i recenti dati diffusi dall’OCSE, perché si tratta di leve fondamentali per sostenere crescita e sviluppo.
  • Basta tagli, perché non se ne possono sopportare di ulteriori.
  • Dare continuità al piano di assunzioni, completando la stabilizzazione del lavoro avviata con le 67.000 immissioni in ruolo ottenute quest’anno;.
  • Definire un  nuovo sistema di reclutamento che mantenga gli impegni con i precari storici e apra opportunità per i giovani neo laureati. “Servono soluzioni equilibrate, sostiene Scrima, guai a rinfocolare polemiche e conflitti all’interno del precariato”.

Con l’assemblea nazionale si avvia da parte della CISL Scuola una fase di intensa mobilitazione che troverà un primo momento di sintesi negli Stati Generali del lavoro pubblico indetti dalla CISL per il 12 ottobre.

Scrima non esclude, nella sua relazione, che si possano rendere necessarie azioni di lotta più incisive, ivi compreso lo sciopero.

Torino, 19 settembre 2011