SCRIMA: DA GOVERNO DURO COLPO A ISTRUZIONE, GRAVE DESTRUTTURARE SCUOLA PER CAMBIARE SOCIETA'

10.02.2009 18:02
Categoria: Comunicati Stampa

«Purtroppo la politica scolastica di questo governo ha sferrato un duro attacco all'istruzione, che é la conditio sine qua non per avere opportunità di lavoro». Lo ha detto il Segretario Generale della CISL Scuola, Francesco Scrima, incontrando i giornalisti stamane a Bari in occasione del terzo congresso provinciale dell'organizzazione.

Per Scrima «attaccare la scuola, attaccare l'istruzione con una politica forsennata di tagli, significa minare alla base non solo il futuro dei ragazzi ma anche il futuro del Paese». «L'istruzione» - ha spiegato il Segretario Generale - «è alla base, fondamentale nella formazione individuale delle persone perché gli deve garantire quelle conoscenze, quelle competenze e capacità da poter investire poi in un mercato del lavoro complicato e difficile».

Secondo Scrima «tagliare 8 miliardi e 700 milioni di € alla scuola significa destrutturare il nostro sistema di istruzione pubblica, destrutturare quella scuola che ha garantito la crescita e lo sviluppo di questo Paese, significa» - ha concluso - «un ritorno al passato, significa togliere anche la speranza alla gente».

«Se la volontà di chi ci governa è quella di destrutturare la scuola perché ha un'idea di società diversa rispetto a quello che c'é, questo è un fatto molto ma molto grave perché di mezzo non c'é soltanto l'istruzione dei ragazzi», ha proseguito Scrima.

«Noi sappiamo che primariamente la scuola educa e forma il cittadino. Educare e formare il cittadino» - ha precisato Scrima - «significa formarlo alla convivenza, formarlo alla partecipazione, formarlo alla democrazia».

«In questo caso» - ha concluso - «il problema diventa molto più delicato e molto più pesante perché riguarda il futuro democratico di questo Paese che passa sempre e comunque attraverso l'istruzione».

(ANSA, 10 febbraio 2009).