Lo spauracchio da solo non basta! E' necessario realizzare un vero "patto educativo" - Dichiarazione di Francesco Scrima

16.01.2009 19:16
Categoria: Comunicati Stampa

In attesa della conclusione dell'iter procedurale del Regolamento previsto dall'art. 3 della legge 169/08 concernente la complessiva "valutazione sul rendimento scolastico degli studenti", il MIUR ha emanato in data odierna il Decreto n. 5 (previsto, invece, dall'art. 2 della suindicata norma) con il quale - in materia di "valutazione del comportamento degli studenti" - sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità dell'eventuale comportamento medesimo al voto inferiore a sei decimi.

Il ritorno al "voto in condotta" - determinante per il proseguimento del percorso scolastico - potrà anche rappresentare un deterrente per gli studenti, ma noi educatori (e la società nel suo complesso) non possiamo dimenticare che il bullismo non è un problema esclusivo della scuola, ma investe tutta la collettività.

Bullismo e violenza non si imparano a scuola, ma nonostante la scuola. E' a partire da qui che possiamo ragionare anche di quello che la scuola può fare di più e meglio per contrastare questi fenomeni.

La CISL Scuola ribadisce che - in assenza di un'azione sinergica tra scuola, famiglia, istituzioni e "sociale organizzato", finalizzata alla realizzazione di un vero "patto educativo" - si corre il rischio di non conseguire alcun risultato soddisfacente.

E in questo nuovo "patto educativo" è indispensabile assicurare alla scuola - e, quindi, ai suoi operatori - quelle condizioni di autorevolezza che passano attraverso un forte riconoscimento del suo ruolo sociale.

Roma, 16 gennaio 2009

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola