Confrontiamoci su proposte concrete e serie: noi siamo pronti - Dichiarazione di F. Scrima, Segretario Generale CISL Scuola

11.02.2009 18:13
Categoria: Comunicati Stampa

La scuola è seria: va trattata con serietà e risponderà con serietà. E' questo l'atteggiamento con cui andiamo all'incontro con il Ministro Gelmini per discutere i Regolamenti già passati in prima approvazione nel Consiglio dei Ministri del 18 dicembre e che dovranno ritornare in quella sede per la definizione ultima.

Il testo uscito dopo la prima lettura del Consiglio ci ha visto fortemente critici, anche perché non coglieva la sostanza degli impegni assunti dal Governo, con noi e le Confederazioni Sindacali, nell'incontro dell'11 dicembre.

Questa è una delle ultime occasioni per onorare quegli impegni e per non gettare la scuola italiana in una situazione di preoccupante dequalificazione e di forte tensione.

Per questo ci aspettiamo un confronto chiaro e costruttivo. Noi faremo la nostra parte.

E' proprio nella situazione di crisi che sta investendo il Paese che si deve dimostrare l'intelligenza e la capacità di puntare su interventi che non depotenzino i suoi livelli di tenuta e aprano, invece, strade e speranze di futuro.

La scuola va considerata uno dei motori più importanti di una coraggiosa politica di sviluppo: non va destrutturata e depressa, ma riconosciuta, rispettata e sostenuta.

In una situazione pesante della Finanza Pubblica, sacrifici possono essere chiesti ed accettati, il saccheggio e la depredazione no.

Lanciamo, intanto, una proposta: riduciamo subito i tagli agli organici, che inevitabilmente abbasserebbero la qualità del servizio,  in misura almeno pari alle risorse che, fra tre anni, si prevede di utilizzare come "ristorno" finalizzato al merito. Anche noi vogliamo riconoscere il merito, ma questo non si può fare sulle macerie di una scuola devastata dai tagli.

Troviamo le risorse necessarie e possibili, da quelle previste dalla legge 440/97 a quelle consentite dai Fondi Sociali Europei.

C'è un altro e congiunto motivo che dovrebbe portare a rivedere scelte che, con i tagli di organico, depotenziano sino al limite dell'insostenibilità il servizio scolastico. In una situazione di emergenza sociale e di rischio povertà per molte famiglie, occorre evitare che i precari di scuola - che dopo anni di lavoro serio e competente si troverebbero "sulla strada" senza ammortizzatori - siano considerati "figli di un dio minore".

Coniugare la qualità della scuola con un dovere di civile responsabilità dovrebbe essere un impegno di tutti.

Roma, 11 febbraio 2009

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola