Operazione anti dumping nel settore scuola non statale

07.08.2013 10:47

Il settore della scuola non statale è caratterizzato dalla presenza storica di tre contratti collettivi nazionali di lavoro afferenti, in linea generale, rispettivamente all’area cattolica e a quella laica. I tre CCNL presentano sostanziali differenze economiche e normative, pur in presenza di un comune denominatore ordinamentale.

Lo scorso 8 maggio le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e SINASCA hanno inoltrato alle Associazioni datoriali della Scuola non Statale (AGIDAE, FISM e ANINSEI) firmatarie dei tre CCNL di categoria, l’invito ad un comune approfondimento sull'opportunità di armonizzare i trattamenti economici e normativi in essere al fine di sottoscrivere un unico contratto di comparto. Tale richiesta non ha avuto seguito.

Tuttavia la questione di un’armonizzazione delle retribuzioni si pone come elemento irrinunciabile, se si vuole evitare il dumping tra i contratti, i cui effetti sono amplificati dalla perdurante e drammatica fase di recessione in cui versa l’intero settore. A titolo di esempio: una docente di scuola dell’infanzia, inquadrata nel CCNL ANINSEI-Confindustria Federvarie, percepisce una retribuzione mensile di 275 euro inferiore rispetto ad una collega inquadrata con il CCNL AGIDAE. Alle notevoli differenze retributive si aggiungono ulteriori disparità in termini di orario di lavoro settimanale. Una docente di scuola dell’infanzia inquadrata con CCNL ANINSEI ha un orario settimanale di 34 ore mentre, a parità di funzione, detto orario è di 31 ore per una collega inquadrata con il CCNL AGIDAE.

La necessità di contenere il costo del lavoro ha indotto un crescente numero di istituzioni educative e scolastiche aderenti al sistema organizzato AGIDAE a ricorrere ai contratti di solidarietà difensivi, ai trasferimenti di azienda e di ramo d’azienda, ai licenziamenti collettivi, alle chiusure e infine ad adottare il CCNL ANINSEI, con conseguente perdita da parte dei lavoratori e delle lavoratrici di consistenti quote stipendiali.

Le Organizzazioni Sindacali e AGIDAE hanno stipulato lo scorso 24 luglio un accordo provvisorio della durata di un solo anno che, senza intervenire sulle retribuzioni in atto e sui diritti acquisiti e contrattuali del personale in servizio, consente agli istituti di educazione e di istruzione di operare nuove assunzioni ricorrendo ad una retribuzione pari a quella prevista dal CCNL ANINSEI, annullando parzialmente il deleterio effetto dumping tra i due Contratti.

La risposta dell’ANINSEI non si è fatta attendere. L’Associazione aderente a Confindustria-Federvarie ha annunciato il ricorso al Ministero del Lavoro per una presunta indisponibilità dei sindacati ad affrontare lo stato di crisi del settore della scuola paritaria laica.

La Cisl Scuola, unitamente a tutte le altre Organizzazioni Sindacali, si è resa disponibile ad affrontare con misure adeguate e concordate la situazione di crisi, respingendo l’accusa di aver introdotto nel settore, con il citato accordo del 24 luglio, il dumping contrattuale a danno dell’ANINSEI. In riferimento alle accuse lanciate dall’Associazione delle scuole laiche le medesime Organizzazioni Sindacali hanno predisposto un comunicato unitario, a firma dei rispettivi Segretari Generali.