Lettera di Patroni Griffi al Corriere: apprezzabile e opportuna

06.05.2012 18:49
Categoria: Comunicati Stampa

Il ministro Patroni Griffi ha pienamente ragione, l’obiettivo è migliorare il servizio pubblico facendo leva sulle competenze dei suoi operatori. Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni e nella scuola può crescere in produttività se si valorizza la professionalità del personale, non c’è alcun bisogno di agitare spauracchi   o  di innescare un’ esasperata concorrenzialità interna”. I segretari generali di Cisl Fp e Cisl Scuola, Giovanni Faverin e Francesco Scrima esprimono apprezzamento per la lettera del ministro della Funzione Pubblica pubblicata sul Corriere della Sera di oggi, sia per i contenuti che per il tono pacato e costruttivo.

L’impegno della Cisl in questo senso è chiaro” rimarcano i segretari delle due federazioni, “ed è formalizzato nell’Intesa che abbiamo definito giovedì. I cittadini e le imprese hanno bisogno di un sistema pubblico più efficiente e veloce. Il Paese per ripartire ha bisogno di rilanciare le cosiddette infrastrutture immateriali: conoscenza, formazione, sapere. E poi salute, sicurezza, coesione sociale, integrazione. Ma per fare questo bisogna riorganizzare la Pa e la scuola, scommettere sulla professionalità e sulla voglia di migliorare delle persone, promuovere – come ad esempio nella miglior tradizione della scuola - la dimensione della collegialità. E’ questo il senso dell’accordo: nessuna caccia al dipendente pubblico, nessuna esclusione dai momenti decisionali, nessun arbitrio nella valutazione. Ma coinvolgimento dei lavoratori nei processi organizzativi e premio alla capacità di far crescere la qualità dei servizi ”.

 “Abbiamo avviato una stagione di confronto che sta portando frutti importanti. Così come è stato in precedenza con il nuovo modello contrattuale e con l’intesa del 4 febbraio 2011. Ora ci aspettiamo che la volontà comune di riformare il sistema pubblico e scolastico con più trasparenza e più partecipazione si trasformi anche in un rilancio delle retribuzioni. I lavoratori pubblici infatti hanno i salari bloccati dal 2010, altro che privilegi”.

Per far tornare a correre la macchina pubblica occorre la determinazione di tutti. Occorre che il disegno complessivo sia declinato in ogni singolo ente: selezionando  i servizi che servono, quelli su cui investire e quelli da rivedere, le competenze necessarie e i livelli di risposta attesi dai cittadini. Ecco perché vogliamo che riparta la contrattazione integrativa. Ed ecco perché chiediamo un impegno specifico non solo al ministro e al Governo, ma a tutte le amministrazioni regionali e locali”.

Roma, 6 maggio 2012