Lavoro pubblico: “Impegno comune per i risultati, no a inutili protagonismi”

17.04.2012 12:07

"L'unità sindacale richiede coerenza, non va bene un sindacalismo double face": così i segretari generali Scuola e Funzione Pubblica della Cisl intervengono su estemporanee iniziative della Cgil.

E’ durata davvero poco l’illusione che una fase nuova si fosse aperta nei rapporti tra organizzazioni sindacali, capaci di mettere in campo su questioni importanti e cruciali (welfare, previdenza, lavoro pubblico) iniziative unitarie ancorate a piattaforme condivise e credibili.

Ci hanno pensato la Flc e la Funzione Pubblica Cgil a richiamarci alla realtà di un sindacato double-face, che frequenta insieme agli altri i tavoli di un impegnativo confronto a Palazzo Vidoni su relazioni sindacali e lavoro pubblico (con tutte le controparti datoriali presenti, comprese Regioni, Province e Regioni), ma mette contemporaneamente in piedi manifestazioni di sigla mosse da un unico dichiarato intento: promuovere la propria visibilità con iniziative costruite in modo estemporaneo su obiettivi tanto suggestivi quanto velleitari.

Ancora una volta la storia si ripete: c’è chi è sempre pronto a riempirsi la bocca di proclami sulla contrattazione e la concertazione ma poi si guarda bene dal praticarle seriamente e fino in fondo, e chi si assume l’impegno di costruire per tutti risultati concreti. Se questi verranno, come vogliamo fortemente che accada, sarà ancora una volta per la determinazione con cui la Cisl e la parte coraggiosa e responsabile del sindacato hanno saputo tenere aperta la strada del confronto e del negoziato, mettendo oggi tutti (inclusa la Cgil) in condizione di portare a soluzione alcune delle questioni più spinose con cui da tempo si misura il mondo del lavoro pubblico. A partire dal tavolo sul Protocollo per il lavoro pubblico e da un’agenda che finalmente mette al centro le cose che servono: riorganizzazione,  spending review, formazione, qualificazione del personale, nuove professionalità, competenze.

E’ fin troppo evidente, d’altra parte, l’imbarazzo di chi non avendo firmato l’intesa del 4 febbraio 2011 e avendone sempre negato valore e sostanza, si sente scomodo quando i risultati cominciano a venire. Non aiuta certo ad ottenerli un presidio in solitaria, organizzato allo scopo di poter ascrivere a proprio merito gli esiti di un confronto così lungo e difficile, da cui per lungo tempo Fp e Flc Cgil si sono deliberatamente autoescluse. A questo gioco la Cisl dice no: l’unità sindacale presuppone da parte di tutti la capacità di comportarsi in modo chiaro e coerente, di muoversi insieme e in sintonia, senza ambire a ruoli da solista che risultano, in queste circostanze, del tutto stonati.

La campagna elettorale per le RSU è ormai conclusa, i suoi esiti sono ormai noti e richiamano tutti a far prevalere la capacità di dialogare e confrontarsi per dare espressione unitaria al lavoro pubblico e per portare a casa quei risultati che i lavoratori si attendono.

Roma, 17 aprile 2012

Giovanni Faverin, segretario generale Cisl Funzione Pubblica 
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola