Appropriazione indebita di ruolo da parte dell'ANP

19.06.2013 18:08
Categoria: Dirigenti scolastici

Con evidente eccesso di autostima, da una parte, e con buona dose di superficialità dall’altra, ANP e Unione delle Province hanno sottoscritto recentemente un protocollo d’intesa su questioni attinenti la gestione degli interventi che la normativa vigente pone in capo alle autonomie locali riguardo all’attività delle scuole.

L’eccesso di autostima si riscontra nella pretesa dell’ANP di proporsi come soggetto titolato a rappresentare le istituzioni scolastiche, singole o in rete, essendo invece solo un’associazione, per quanto importante, di dirigenti scolastici; la superficialità è quella di chi asseconda tale appropriazione indebita di ruolo, senza rendersi conto di avere a che fare con una singola organizzazione sindacale, che a buon diritto può parlare a nome dei suoi associati, mentre non può farlo a nome dell’intero corpo professionale, di cui è espressione minoritaria. Figurarsi se può intestare a sè la rappresentanza delle istituzioni scolastiche!

Fatta questa premessa che, sia pure “di metodo”, ci sembra già di per sé piuttosto rilevante, lascia a dir poco perplessi il contenuto dell’intesa, che mentre non sembra risolutivo di alcuno dei problemi che affronta, rischia di aggravare in modo inopinato il carico di lavoro e di responsabilità dei dirigenti, specie su materie di estrema delicatezza come quelle della sicurezza degli edifici. In generale, il testo sembra ispirato ad una logica che accentua la dimensione burocratica della funzione dirigenziale, a scapito di quella che dovrebbe essere per noi qualificante e prevalente, legata alla centralità della didattica come ambito che definisce la specifica identità del servizio scolastico. Concetti che vengono ripresi in due distinte note, una a firma dei segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, l'altra redatta dai coordinamenti dei dirigenti scolastici delle varie sigle, inviata al presidente dell’Unione delle Province. In esse, oltre a evidenziare in modo puntuale gli elementi di forte perplessità sul contenuto dell’intesa, se ne chiede formalmente il ritiro in quanto priva di un reale fondamento di rappresentanza, ribadendo nel frattempo la piena disponibilità ad un confronto di merito che veda coinvolti tutti i soggetti realmente rappresentativi della categoria.