Dal Congresso alle future sfide - Il Consiglio Generale CISL Scuola conferma la leadership di Scrima: "Ora dialogo e confronto"

15.05.2009 16:59
Categoria: Comunicati Stampa

Il nuovo Consiglio Generale della CISL Scuola - eletto a conclusione dei lavori del Congresso Nazionale, svoltosi a Riccione dall'11 al 14 maggio 2009 - ha confermato Francesco Scrima nella carica di Segretario Generale, rinnovando altresì la propria fiducia all'intera segreteria.

Dopo la conferma, Scrima ha assicurato la volontà di affrontare - con tutto il sindacato e in sinergia con la Confederazione - le nuove sfide poste dall'attuale contesto sociale, culturale, economico e politico.

In particolare, il sindacato - in presenza di politiche penalizzanti che rischiano di indebolire fortemente la nostra scuola e nella consapevolezza di dovere affrontare un duro confronto con i rappresentanti delle istituzioni - si adopererà sia per la qualità e lo sviluppo della scuola medesima sia per la dignità professionale dei suoi operatori.

"Noi siamo riformatori per metodo e modo di agire" - ha detto il Segretario Generale - "la CISL è riformista ma quelle fatte dal Governo a colpi di tagli agli organici e depotenziamento della scuola pubblica statale non sono riforme".  

"Le sfide sono tante" - ha sottolineato Scrima  - "a cominciare da quella che ci pone il federalismo, che noi vogliamo solidale e capace di conservare un assetto unitario al nostro sistema scolastico pur nelle diverse esigenze dei territori. Ci impegneremo" - ha proseguito Scrima - "affinché non si attenti all'autonomia delle  scuole, difendendo innanzitutto la scuola pubblica dai continui e ingenerosi attacchi, portati, purtroppo, anche da chi avrebbe il compito istituzionale di rappresentarla e sostenerla".

"Noi siamo il sindacato del confronto" - ha aggiunto il Segretario Generale - "pronti a formulare, come sempre, le nostre proposte; attendiamo che anche chi rappresenta le istituzioni si convinca che solo dal confronto possono essere trovate soluzioni adeguate alle tante emergenze poste alla scuola".

Prove di confronto e dialogo che sono state protagoniste delle giornate congressuali. In particolare, con il confronto (svoltosi mercoledì 13) sul "federalismo scolastico" tra gli assessori regionali Maria Prodi (Umbria) e Gianni Rossoni (Lombardia) e attraverso il contraddittorio che ha visto protagonisti (martedì 12) Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera, e Giuseppe Fioroni, responsabile scuola del PD ed ex ministro della Pubblica Istruzione.

Aprea ha messo l'accento sulla necessità che "qualsiasi riforma della scuola deve partire dal Libro bianco di Sacconi sul nuovo welfare in cui rientra anche la scuola e tutta la filiera dell'istruzione e della formazione", insistendo sulle "disfunzioni di un paese bloccato".

Dal canto suo, Fioroni ha assicurato la disponibilità dell'opposizione a dialogare e a fare riforme comuni ma "chi fa le riforme deve conoscere quello di cui parla. Invece, il ministro Mariastella Gelmini non conosce la scuola. Dalle "3 i" della Moratti si sta passando a una sola "i", quella dell'ignoranza che destruttura gli ottimi modelli della scuola dell'infanzia e primaria, rimandando, invece, i necessari provvedimenti concernenti la scuola media superiore e la formazione tecnica professionale".

Entrambi i parlamentari si sono detti favorevoli alla proposta della CISL Scuola di organizzare una sessione straordinaria del Parlamento per decidere "cosa fare del futuro della scuola italiana". A sostegno e potenziamento di detta proposta, l'impegno sindacale di una prossima indizione di una Conferenza Nazionale delle parti sociali e dell'associazionismo nella quale concretizzare i presupposti di un grande patto sociale per la scuola.

Nel solco delle "prove di dialogo", gli interventi del sottosegretario all'Istruzione, Giuseppe Pizza, e del Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni.

Bonanni ha sottolineato che "la CISL ha sempre garantito la sua disponibilità a fare le riforme per ammodernare il Paese ma si oppone a chi impone provvedimenti dannosi e non condivisibili. La CISL denuncia e si contrappone quando serve ma, appena possibile, propone e si propone come attore di dialogo responsabile".