Il tema conduttore dell’Agenda per il 2023/24 è la partecipazione al governo della scuola, che col DPR 416 del 1974 trovò espressione formale con la costituzione di organi collegiali istituiti nell’ambito di ogni istituzione scolastica e a livello territoriale, dove si insediavano i consigli distrettuali e provinciali, espressione di tutte le componenti della comunità scolastica (personale della scuola, studenti, genitori), col coinvolgimento delle istituzioni e di rappresentanze del tessuto socio economico del territorio.

I “decreti delegati”, attuativi della legge 477/73, e in particolare quello sugli organi collegiali, recepivano sul piano normativo la forte spinta partecipativa che da qualche anno si esprimeva nel Paese, con la richiesta sempre più pressante di aprire le porte della scuola alla società.

A cinquant’anni di distanza siamo senz’altro in grado di tracciare un bilancio, e di farlo sulla scorta di un’esperienza pluridecennale, che ci consente di valutare quanto di buono possano avere prodotto quelle innovazioni, e anche eventuali criticità. Ne può fare comunque tesoro un sindacato come la CISL, per il quale la partecipazione – oggetto anche della nostra proposta di legge sulla democrazia economica - costituisce un tratto essenziale della propria identità e una trama essenziale e insostituibile del tessuto democratico.