Presentato ai sindacati lo schema di decreto di adozione dei nuovi modelli di certificazione delle competenze
Si è svolto oggi, 9 novembre 2023, l’incontro di informativa con la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Mim concernente lo schema di decreto relativo all’adozione dei modelli di certificazione delle competenze.
Lo schema di decreto, tra l’altro al vaglio del CSPI per il prescritto parere, consente l’adozione di modelli omogenei di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria, al termine del primo ciclo dell’istruzione, in assolvimento dell’obbligo di istruzione e in uscita dai percorsi di istruzione per gli adulti di primo livello, sia primo che secondo periodo didattico. I modelli di certificazione delle competenze saranno adottati a partire dall’anno scolastico 2023/2024.
Per il secondo biennio del secondo ciclo e l’ultimo anno, considerata l’eterogeneità e la molteplicità degli indirizzi di studio e della riforma in atto degli istituti tecnici e professionali, sarà prevista un’introduzione graduale e sperimentale.
La base comune di riferimento dei modelli proposti richiama le competenze chiave per l’apprendimento permanente, di cui alla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018, che opportunatamente declinate tengono conto della diversa descrizione analitica delle competenze a seconda dei livelli scolastici. Rilevante anche il ruolo dell’E-Portfolio per la messa a disposizione delle famiglie e dei successivi gradi scolastici della certificazione di competenze.
Il decreto richiama anche le Linee guida per l’orientamento adottate con il precedente decreto ministeriale 22 dicembre 2022, n. 328, che prevedono la possibilità, al fine di assicurare i passaggi fra i percorsi di studio del sistema nazionale di istruzione e i percorsi dell’istruzione e formazione professionale (IeFP) regionali o l’apprendistato formativo, la possibilità di richiedere il rilascio, da parte delle scuole, della certificazione delle competenze anche al termine di ciascuna annualità del secondo ciclo di istruzione. Ciò vale anche per l’attivazione di interventi di riorientamento, a partire dall’anno scolastico 2023-2024.
La certificazione delle competenze riveste, infatti, una particolare importanza nelle annualità del biennio, poiché favorisce il riorientamento e il successo formativo, anche consentendo il passaggio ad altro percorso, indirizzo, articolazione, opzione di scuola secondaria di secondo grado in maniera più flessibile, riconoscendo la possibilità che la scelta effettuata durante l'ultimo anno della scuola secondaria di primo grado possa essere rivista.
La CISL Scuola ritiene apprezzabile, considerata la significativa valenza orientativa della certificazione delle competenze, il cammino intrapreso, il quale necessita delle opportune forme di monitoraggio con il pieno coinvolgimento di reti di scuole.
La strada maestra da seguire è quella della semplificazione e del recupero di significatività dei diversi atti che vengono richiesti alla scuola. La CISL Scuola si augura che il decreto operi in questa direzione e che non si perda l’occasione per superare formalismi e pesantezze burocratiche. Il fine è anche il rafforzamento del raccordo tra il primo ciclo e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata, che consenta la piena valorizzazione delle potenzialità degli studenti, contribuendo alla riduzione della dispersione scolastica.