Supplenze su sostegno, opportuno chiarimento del MIUR
Giunge quanto mai opportuna, per evitare che si determinasse nelle scuole una situazione di confusione e di possibile contenzioso, la nota di integrazioni e chiarimenti (prot. 9594) che la Direzione Generale del Personale del MIUR ha emanato oggi, 20 settembre, dopo le numerose riserve che erano state mosse, anche dalla Cisl Scuola, sulle istruzioni impartite pochi giorni fa in merito alla gestione delle supplenze su posti di sostegno.
Vengono date più chiare indicazioni su come gestire l’accoglimento delle domande, precisando che esse non possono essere rivolte a scuole di più di una provincia (norma generale fissata dal Regolamento sulle supplenze); vengono fissati criteri per una loro graduazione, qualora siano più di una; si dà indicazione di procedere nel frattempo a coprire i posti disponibili scorrendo le graduatorie d’istituto (come da istruzioni impartite con la nota prot 1878 del 30 agosto), conferendo tali nomine a titolo definitivo.
Tutto ciò ad integrazione della precedente nota (prot 9416 del 18.9.2013) che richiama l’attenzione dei dirigenti scolastici sulla priorità di cui tener conto per eventuali aspiranti forniti del titolo di specializzazione, avendo a riferimento il caso cui vi siano aspiranti che, non essendo inclusi in alcuna graduatoria di supplenza, rivolgano istanza direttamente alle singole scuole.
Pur riconoscendo l'importanza di assicurare un adeguato supporto agli alunni portatori di handicap, la Cisl Scuola, da subito, ha ritenuto molto discutibile o quanto meno lacunosa quella nota, la cui applicazione avrebbe posto una serie di questioni da valutare molto attentamente. Si trattava infatti di indicazioni intervenute ad anno scolastico avviato, che non apparivano del tutto coerenti con quanto prevede il regolamento sulle supplenze (DM 131/07, art. 6, comma 2) e che di fatto modificavano procedure consolidate da anni e recentemente confermate con le istruzioni operative sulle supplenze emanate dall’Amministrazione con la già citata nota del 30 agosto.
Pur essendo fatte salve le supplenze già conferite, è parso da subito evidente che il rischio di contenzioso, anziché limitarsi, potesse trovare nuovo alimento proprio a causa di indicazioni giunte in modo intempestivo, oltre che fuori da ogni preventivo confronto. Ma altre obiezioni potevano essere sollevate, e di non poco conto. L’accoglimento delle istanze rivolte alle scuole stava infatti avvenendo in un quadro di assoluta mancanza di criteri di riferimento, indispensabili per assicurare il rispetto dei necessari requisiti di trasparenza e chiarezza delle procedure in materia di assunzioni: in particolare non era detto con quali modalità le domande potessero essere prodotte, come andasse accertato il possesso dei titoli dichiarati, come procedere a una graduazione degli aspiranti.
Nessun accenno, poi, al vincolo operante in via generale per le domande di supplenza, che impone di presentarle, a pena di decadenza dalla graduatoria, in una sola provincia: si profilava dunque un’evidente sperequazione a danno di tutti coloro che avevano prodotto le domande di supplenza alle scadenze ordinarie, ovviamente in un’unica provincia.
Per tutte queste ragioni la Cisl Scuola aveva sollecitato l’Amministrazione a fornire con urgenza ulteriori indicazioni, al fine di assicurare la massima trasparenza e correttezza dei comportamenti, in un quadro di doverosa uniformità ed equivalenza delle regole. Con l'odierna nota molte delle questioni trovano positiva risposta.
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