Firmato oggi il CCNL dei Dirigenti Scolastici. Ecco le principali novità

06.08.2024 11:16

Mercoledì 7 agosto è stato sottoscritto definitivamente il CCNL 2019/21 per i Dirigenti Scolastici, dopo un iter di contrattazione non sempre fluido e anzi, a tratti, travagliato.

Tra le novità di maggiore spicco si registrano gli aumenti retributivi, che vanno da 84 euro lordi per le 13 mensilità del 2019, per arrivare a poi a 130 euro dal 1° gennaio del 2020, a 135 euro a partire dalla stessa data del 2021.

Il nuovo valore stabilito per lo stipendio tabellare annuo lordo è pari a 47.015,73 euro, mentre la retribuzione di posizione parte fissa è rideterminata in 13.345,11 euro, con un incremento (a partire dal 1° gennaio 2021) di 60 euro mensili lordi. Il FUN (Fondo Unico Nazionale) cresce grazie a ulteriori risorse, ex lege 234/2021, art. 1, comma 604.

Sul dibattuto tema della mobilità interregionale dei dirigenti scolastici, il nuovo contratto stabilisce, superando la soglia fissata dall’art. 9 del CCNL del 15 luglio del 2010, la piena esigibilità del 60% dei posti vacanti e disponibili nella regione richiesta.

Con la firma del nuovo contratto si avvia anche il percorso per ottenere gli arretrati sullo stipendio, che sarà oggetto di trattamento nel corso della contrattazione integrativa. Questa stabilisce i criteri di riparto e impiego delle risorse (parte variabile) del FUN, che contempla percentuali specifiche da attribuire, sulla base delle fasce di complessità della scuola in cui i dirigenti operano.

Il lavoro della CISL Scuola ha condotto anche all’estensione alla categoria dell’istituto del lavoro agile e alla possibilità di usufruire del mentoring anche per la dirigenza scolastica, durante i primi due anni di incarico, ad opera di colleghi con almeno dieci anni di anzianità, su base volontaria. Un altro effetto dell’azione sindacale è stata la modifica (in direzione meno punitiva) dell’articolo 28 del CCNL, relativo alle sanzioni disciplinari contro i dirigenti scolastici.

La CISL Scuola sollecita dunque il ministero ad avviare quanto prima il percorso per aprire un nuovo tavolo di confronto, relativo al CCNL 2022/24. Il ministero non indugi: il triennio di riferimento è già trascorso e i fondi, di fatto, sono già disponibili.