Cerimonia di inaugurazione dell'a.s. 2019/20: Mattarella e Fioramonti a L'Aquila
Si è svolta a L’Aquila, presso la scuola primaria “Mariele Ventre”, Circolo Didattico “Amiternum”, la cerimonia di inaugurazione dell'a.s. 2019/20, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo e di una folta rappresentanza di studenti e docenti di istituti scolastici provenienti da tutto il territorio nazionale.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento ha tra l’altro ricordato che “… nuove generazioni di insegnanti sono chiamate a entrare nella scuola. Questa sfida di rinnovamento è decisiva per tenere il passo con i tempi, con i linguaggi che cambiano, con i ragazzi che abitano il web e ci precedono nella società digitale. Tanti nuovi insegnanti erano brillanti studenti pochi anni fa. E’ necessario garantire questa trasmissione delle conoscenze, della cultura.
La scuola e la famiglia devono parlarsi, incontrarsi, collaborare tra loro. Una società aggressiva, attraversata dal risentimento, orientata a esaltare l’interesse individuale a discapito della comunità, rischia di accentuare le fratture tra insegnanti e genitori. A farne le spese sono soprattutto i ragazzi, quando i loro genitori, per prenderne in qualunque caso le parti, arrivano a screditare o, addirittura, a insolentire gli insegnanti. La nostra società ha bisogno di ascolto, di dialogo, di rispetto degli altri, di maggiore fiducia. E la fiducia comincia dalla scuola … I ragazzi di una scuola di Sarteano mi hanno scritto: “Salvare il nostro mondo equivale a salvare i nostri sogni”. I ragazzi hanno diritto di sperare che i loro progetti migliori potranno realizzarsi. La scuola è il terreno dove coltivare questi progetti, e farli crescere. Il pensiero corre a quel ragazzino di quattordici anni, che veniva dal Mali, che aveva attraversato il deserto ed è annegato in un naufragio nel Mediterraneo. Quando ne hanno ritrovato il corpo, si è scoperto che aveva cucito, nel vestito, la sua pagella. La proteggeva come la sua carta di identità, e la sua speranza. La scuola è una speranza, sempre e ovunque. Rappresenta la finestra di opportunità per il futuro di ciascun giovane ...”.
Il ministro dell'istruzione, Lorenzo Fioramonti, in un passaggio del suo discorso, ha affermato che “… uno dei padri costituenti, Piero Calamandrei, nell’illustrare l’articolo 34 della Costituzione dedicato alla scuola e all’istruzione, sosteneva non a caso che per mantenere la democrazia “la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento, della Magistratura e della Corte Costituzionale”.
Perché è a scuola che si impara a convivere con gli altri, anche con quelli più lontani da te, e a confrontarsi con idee diverse; è il luogo in cui la politica riassume il suo valore originario di mediazione dei conflitti, in cui si discute dei problemi “per sortirne insieme” e in cui l’inclusione “accade” in modo naturale. A scuola si è per la prima volta tutti uguali nelle proprie diversità. Una scuola veramente “aperta a tutti” (34 Cost) non lascia a casa nessuno.
“Non uno di meno” diciamo e ciò vale per gli studenti di origine straniera, membri vitali delle nostre comunità scolastiche, come per i docenti necessari a coprire le cattedre scoperte, a partire dagli insegnanti di sostegno senza i quali non può essere garantito il diritto allo studio per gli alunni con disabilità. A tal proposito mi impegno acciocché non accada più che l’anno scolastico cominci senza il personale scolastico necessario …”.