Docenti di religione cattolica, del tutto insufficiente il numero delle assunzioni
“Non è possibile che per le assunzioni in ruolo dei docenti di religione ci si basi solo sui pensionamenti del prossimo settembre: sono anni che non si assume, i numeri sono ben lontani da quanto sarebbe logico e giusto”. Non ci sta Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola, di fronte alla proposta illustrata ieri dal Ministero, di assumere a tempo indeterminato solo 472 insegnanti IRC. “Una proposta presentata all’ultimo minuto – prosegue la Gissi - confermando una scarsa attitudine a un corretto svolgimento delle relazioni sindacali, e che non sta proprio in piedi: sono anni che non si fanno assunzioni in ruolo, tanto che la percentuale di posti coperti con personale a tempo indeterminato è ben lontana dal 70% previsto per legge. Per soddisfare la quota prescritta le assunzioni dovrebbero essere almeno 2.000”.
“La CISL Scuola chiede lo scorrimento dell’intera graduatoria concorsuale 2004 in tutte le regioni, diversamente il rischio è che rimangano in condizione di precarietà migliaia di docenti che insegnano da 20/30 anni. Oltretutto l’impatto economico sarebbe del tutto trascurabile, non si vede ragione per negare una significativa stabilizzazione dei rapporti di lavoro”.
“Crediamo sia giunto il momento – conclude Maddalena Gissi - di prevedere, anche per chi insegna religione, procedure concorsuali straordinarie rivolte a quanti da anni lavorano come incaricati. Si apra su questo, e complessivamente sul reclutamento del personale, un approfondito e urgente confronto di merito, che manca ormai da troppo tempo. Non c’è ragione perché sul settore dei docenti IRC non venga garantita la necessaria trasparenza, a partire dalla politica degli organici su cui sono spesso mancati persino i più elementari passaggi informativi”.
Roma, 8 agosto 2020
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