Dirigenti scolastici, incontro col Ministero su FUN 2017/18 e 2018/19
Si è svolto nella mattinata del 20 aprile, on line, l’incontro convocato dalla Direzione Generale per le risorse finanziarie sul FUN 2017/18 e 2018/19, a seguito di richiesta avanzata dalla CISL Scuola e da altre organizzazioni sindacali. La situazione dei contratti regionali esige infatti un’azione di coordinamento per evitare gravi difformità sul territorio nazionale e per scongiurare l’evenienza che i dirigenti debbano restituire la retribuzione di parte variabile già percepita.
Dopo la quantificazione del FUN, abbiamo dovuto attendere che la Conferenza di servizio tra Ministero dell’Istruzione, Funzione pubblica e MEF desse il via libera al pagamento delle reggenze a valere sui fondi della retribuzione di risultato e non, come avrebbe voluto il MEF, con la retribuzione di posizione di parte variabile.
Superato questo scoglio, si deve ora affrontare un altro rilevante problema. Infatti, in almeno cinque regioni, la riduzione dei fondi e l’alto numero delle reggenze hanno causato l’incapienza della retribuzione di risultato. Quest’ultima non è sufficiente a pagare tutte le reggenze. È quanto si verifica in Emilia-Romagna e in Liguria, in Piemonte e in Toscana e anche nella regione Marche.
L’Amministrazione e le organizzazioni sindacali hanno convenuto che occorre individuare rapidamente ogni soluzione per evitare che queste situazioni si traducano nell’eventualità di una restituzione della retribuzione di posizione variabile già percepita. Sono state esaminate più ipotesi, come ad esempio la compensazione tra le regioni o la variazione delle percentuali di retribuzione delle reggenze, come a suo tempo proposto dall’USR Marche. Tuttavia, queste opzioni avrebbero dubbia legittimità perché non conformi a quanto previsto dalle regolazioni contrattuali.
D’altra parte, il Direttore Generale Jacopo Greco ha informato le parti sociali che l’iter del Decreto interministeriale volto ad incrementare il FUN 2018/2019 di ulteriori dieci milioni di euro è in uno stato avanzato e che anche la quantificazione del FUN 2018/2019 è pronta per essere inviata agli organi di controllo. Potrebbero dunque essere ipotizzate alcune soluzioni, considerando i due CIR nel loro complesso, anche se formalmente distinti. Per verificare queste ipotesi sono però necessari altri dati, relativi principalmente all’andamento della retribuzione variabile. L’Amministrazione si è impegnata a reperire velocemente questi elementi e il tavolo è stato aggiornato al prossimo 27 aprile.
La CISL scuola ha chiesto che le problematiche delle diverse situazioni regionali siano all’attenzione dal ministero nella loro specificità, ma entro alcuni principi di fondo comuni quali la corretta retribuzione delle reggenze e il mantenimento della retribuzione di parte variabile già in godimento.
A margine della riunione la nostra Organizzazione ha anche chiesto indicazioni sull’applicazione dell’art. 121 del DL 18/2020 e sugli esiti del monitoraggio che era stato fissato al 15 aprile per la verifica della possibilità di proroga dei contratti ai docenti supplenti, pur in costanza di rientro del titolare. Dopo la nota della Direzione generale per le risorse finanziarie, una circolare emanata sull’argomento dall’USR Lombardia ha infatti riacceso dubbi e perplessità. Il dott. Greco ha anticipato che a breve saranno fornite indicazioni, ma che comunque sembra essere confermata anche ad aprile la tendenza, già rilevata nel mese precedente, di un andamento della spesa per supplenze in linea con la spesa storica. Pertanto, non si verificherebbero le condizioni previste per la proroga dei contratti in presenza del titolare. Rimane comunque aperta la criticità di quei contratti che non sono stati inseriti a causa della repentina chiusura delle aree nel SIDI, pur avendo il supplente comunque prestato la sua opera. Il dott. Greco ha assicurato che l’Amministrazione sta cercando una soluzione per questi casi.