Incontro al MIUR sulla situazione delle scuole nelle zone terremotate
Si è svolto nel pomeriggio di martedì 31 gennaio l'annunciato incontro fra le rappresentanze sindacali e il Ministero della Pubblica Istruzione per discutere delle problematiche riguardanti le scuole del Centro Italia a causa degli eventi sismici che si vanno riproponendo da mesi, aggravati anche dall'intensa fase di avversità climatiche. Per il MIUR erano presenti il sottosegretario Vito De Filippo e il capo di gabinetto del Ministro, Sabrina Bono; per le organizzazioni sindacali, erano presenti i segretari nazionali e regionali di Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda (Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio).
Il sottosegretario ha annunciato il varo di diversi interventi da parte del Consiglio dei Ministri attraverso l'emanazione di un ulteriore decreto all’interno del quale saranno inserite nuove misure per le scuole: in particolare, sono stati annunciati sia nuovi finanziamenti per l’edilizia scolastica che ulteriori risorse per l'organico aggiuntivo dell'anno scolastico in corso. Il provvedimento accoglierà anche alcune delle richieste presentate dai sindacati, come il riconoscimento della validità dell’anno scolastico anche in assenza dei 200 giorni di lezione e la possibilità di considerare assolto l'anno di prova e formazione per i neo-assunti previa verifica delle giornate effettive di chiusura delle scuole in seguito agli eventi sismici. Questo nodo sarà comunque oggetto di eventuali ulteriori provvedimenti.
Le organizzazioni sindacali hanno inoltre chiesto la proroga dei termini per le iscrizioni al prossimo anno scolastico, denunciando la difficoltà delle famiglie ad esprimere una scelta rispetto alla scuola a cui iscrivere i propri figli viste le incertezze legate ai tempi e alle modalità della ricostruzione dei sistemi abitativi.
A questo tema si collega quello del congelamento degli organici autorizzati per quest'anno scolastico, richiesto dalle OO.SS. per evitare lo spopolamento delle zone dell’entroterra colpite dal sisma. A ciò deve accompagnarsi un incremento dell’organico potenziato, la conferma della deroga ai numeri minimi di alunni per classe, la deroga rispetto al dimensionamento delle autonomie scolastiche e l'allargamento delle disposizioni relative alla "busta pesante" anche al personale della scuola, oggi erroneamente estromesso dal beneficio.
Con l'occasione, sono state denunciate le attuali condizioni di carenza di organico del personale docente e ATA, rilevate già in fase di avvio dell'anno scolastico, ed è stata quindi segnalata la necessità della riapertura, in prospettiva, del confronto sugli organici per l'anno scolastico prossimo. In particolare, per quanto riguarda la regione Marche, i sindacati hanno ribadito la carenza di 1200 posti dell’organico di diritto, rilevati ancor prima degli eventi sismici.
Forte è la stata la sollecitazione comune per una rapida ri-costruzione degli edifici scolastici secondo criteri antisismici e di risparmio energetico, ricordando la presenza di centinaia di istituti attualmente inagibili su tutti i territori delle 4 regioni coinvolte e la mancanza, per molti altri, dei certificati di vulnerabilità sismica.
I rappresentanti del Miur, preso atto delle richieste delle organizzazioni sindacali, si sono impegnati ad esaminare in maniera più approfondita la situazione organici e a verificare anche con il MEF tutte le condizioni per salvaguardare i territori del "cratere sismico".