Gissi su incontro di domani con Azzolina: priorità assoluta all’attuazione delle intese su reclutamento e abilitazioni
L’urgenza di alcune questioni che si stanno trascinando da troppo tempo impone di concentrare su di esse la massima attenzione fin dall’incontro di domani con la ministra Azzolina. È in gioco l’avvio del prossimo anno scolastico, se vogliamo che le emergenze comincino a trovare soluzione, e non si ripropongano invece in modo ancor più pesante, dobbiamo mettere mano da subito ad alcuni nodi rimasti in sospeso. Poi si potranno – e si dovranno - anche affrontare altre questioni, ma intanto si facciano subito passi in avanti concreti sulle decisioni già prese, a partire dall’attuazione di quanto prevedono i verbali di conciliazione del 19 e 20 dicembre.
Quale sia la prima emergenza da affrontare ce lo dicono i numeri del precariato di quest’anno: siamo a 185.000 supplenti, dei quali quasi metà (90.000) su posti di sostegno. Un vero record, ma non si può certo esserne orgogliosi. Da notare, poi, che ben 38.000 supplenze sono su posti vacanti, che potrebbero essere coperti con contratti a tempo indeterminato: un numero destinato quasi a raddoppiare l’anno prossimo, visto che oltre 33.000 docenti libereranno altrettante cattedre andando in pensione.
Da qui la necessità di sbloccare il più rapidamente possibile le procedure di reclutamento, frutto di intese che vanno onorate subito, senza perdere altro tempo. È vero che si tratta di soluzioni straordinarie e a carattere transitorio, quando sarebbe indispensabile definire un modello stabile di reclutamento per il quale la CISL Scuola ha messo a punto da tempo anche una sua proposta ben definita su cui confrontarsi anche in seguito: al momento le intese sottoscritte, anche se non pienamente rispondenti alla nostra idea di reclutamento, rappresentano un buon punto di mediazione fra posizioni diverse. Si proceda allora sul percorso indicato in quelle intese, sfruttando ogni possibilità di miglioramento in fase attuativa.
Poi potremo parlare di tutto il resto, i temi non sono certamente pochi e di poco rilievo, a partire da un rinnovo del contratto che non voglia configurarsi come “ordinaria amministrazione”: ma il primo segnale che ci attendiamo è quello del massimo impegno per chiudere rapidamente e positivamente le partite ancora aperte su reclutamento e abilitazioni. Ulteriori ritardi non farebbero che aggravare una situazione già molto problematica per la nostra scuola e che potrebbe diventare drammatica.
Roma, 21 gennaio 2020
Maddalena Gissi, segretaria generale Federazione Scuola Università Ricerca CISL
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