Cinquant'anni fa la strage di piazza Fontana. Il dovere della memoria per dare più forza alla democrazia.
"È di grande significato trovarci qui oggi, in piazza, a manifestare liberamente, nel giorno in cui ricorrono i cinquant'anni dall'orrenda strage di piazza Fontana. Il nostro essere qui è un gesto importante di democrazia, quella che gli attentatori e i loro mandanti cercarono allora di minare alle fondamenta". Così Maddalena Gissi, segretaria generale della Federazione CISL Scuola, Università e Ricerca, a margine della manifestazione unitaria in corso a Roma in piazza SS. Apostoli. "Contro il loro scellerato disegno un intero Paese seppe reagire con forza, e in modo particolare lo fece il movimento sindacale, mobilitandosi immediatamente in ogni parte d'Italia e confermandosi anche negli anni successivi come presidio fondamentale in difesa della democrazia e delle istituzioni repubblicane. Un compito che non è mai stato separato da quello di rappresentare e tutelare efficacemente il mondo del lavoro. La manifestazione di oggi diventa così anche un modo per onorare la memoria delle vittime innocenti di allora, insieme alle tante che anche in seguito hanno pagato con la vita una lunga stagione di estremismo folle e distruttivo".
"Siamo qui per ribadire - conclude la Gissi - la presenza attiva e determinata del sindacato in difesa della libertà, dell'equità e della giustizia; come gente di scuola, al dovere della memoria siamo chiamati ad aggiungere quello di tramandarla alle giovani generazioni, perché diventi consapevolezza di quanto la democrazia sia un bene inestimabile, una conquista da difendere e rafforzare ogni giorno".
Roma, 12 dicembre 2019
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