Trattativa nuovo contratto, report sull'incontro del 4 gennaio all'ARAN
Il 4 gennaio le trattative per il rinnovo del contratto del comparto istruzione sono entrate nel vivo. Al centro della discussione sono state infatti due tematiche estremamente rilevanti, la consistenza delle risorse economiche e le relazioni sindacali. Le OO.SS. hanno chiesto il rispetto dell’Accordo di Palazzo Vidoni che prevedeva un aumento medio minimo di 85 euro. Tale importo medio, complessivamente corrisponde a una percentuale di incremento della massa salariale dell’intero pubblico impiego pari al 3,48%; se meccanicamente applicato nel ricalcolo delle singole retribuzioni, quel valore percentuale può determinare in molti casi un consistente ridimensionamento dell’aumento spettante rispetto agli 85 euro dell'intesa del 30 novembre. Da qui l’esigenza di individuare meccanismi correttivi che intervengano a tutela delle situazioni retributive più svantaggiate, criterio indicato dallo stesso accordo di palazzo Vidoni. Al riguardo, costituisce un punto di riferimento importante anche quanto previsto nell’intesa del comparto Amministrazioni centrali, nel quale sono stati introdotti elementi compensativi per i redditi più bassi.
A questo aspetto, che sarà centrale nella prosecuzione della trattativa, in avvio della quale l’ARAN si è attenuta rigidamente ai contenuti dell’atto di indirizzo, si aggiunge quello legato alla richiesta delle organizzazioni sindacali di far confluire nelle risorse contrattuali anche i fondi stanziati nella legge 107/2015 (riconoscimento del merito dei docenti e il bonus per la formazione). Su quest’ultima questione l’Aran ritiene necessario un passaggio di confronto col Miur, non essendo questa eventualità prospettata nell’Atto di indirizzo.
Altrettanto complessa, stando alla posizione su cui in avvio di confronto si attesta l’ARAN, è la questione della ridefinizione delle relazioni sindacali. Il dlgs. 75/2017 (modifiche al Testo Unico sul Pubblico Impiego – dlgs 165/2001 - in attuazione della riforma cd. Madia), apre nuove prospettive di rilancio e valorizzazione delle prerogative contrattuali che le OO.SS. intendono utilizzare pienamente.
I rappresentati sindacali hanno sottolineato come il modello utilizzato per definire il modello delle relazioni sindacali nel Comparto delle Funzioni centrali non possa essere automaticamente traslato nel Comparto istruzione, anche per la specificità di alcuni settori tra cui quello scolastico. L’Aran ha comunque consegnato una bozza di articolato che sarà ora oggetto di esame da parte delle OO.SS.
La trattativa riprenderà il prossimo lunedì, 8 gennaio, a partire dal settore Università per proseguire in settimana con un confronto che si annuncia molto intenso e serrato.