Sulla CM 93-iscrizioni alunni 06/07. Termine 25.1
Osservazioni ed evidenziazioni della Cisl Scuola al testo definitivo della CM 93/05 concernente le "iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado relative all'anno scolastico 2006/07"
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Il MIUR ha emanato - lo scorso 23 dicembre - la circolare 93 che detta le indicazioni concernenti le "iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado relative all'anno scolastico 2006/07".<o:p></o:p>
L'emanazione della C.M. n. 93/05 è stata preceduta da un formale incontro tra Organizzazioni Sindacali e Amministrazione avvenuto il giorno precedente, 22 dicembre.<o:p></o:p>
In quella sede la CISL Scuola e le altre Organizzazioni Sindacali, dopo aver esaminato la bozza della circolare stessa, hanno avanzato osservazioni, rilievi e proposte emendative - solo in parte accolti dal MIUR - sia nei contenuti, sia nell'esplicitazione stessa delle norme.<o:p></o:p>
Di seguito, le evidenziazioni al testo definitivo.<o:p></o:p>
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Scuola dell'infanzia<o:p></o:p>
E' prorogato il termine di messa a regime degli anticipi come fissato dall'art. 7 della legge 53/2003; per l'anno scolastico 2006/07, pertanto, potranno essere iscritti i bambini che compiranno i tre anni di età entro il 28 febbraio 2007, alle condizioni già esplicitate nelle precedenti circolari sulle iscrizioni:<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>§ <![endif]>esaurimento delle liste di attesa<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>§ <![endif]>disponibilità dei posti e dotazione organica dei docenti<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>§ <![endif]>assenso del Comune che deve fornire i servizi strumentali aggiuntivi<o:p></o:p>
Nessun riferimento, purtroppo, viene fatto alla sentenza della Corte Costituzionale n. 279 del 2005 che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 12, comma 1, ultimo periodo del decreto legislativo 19.2.2004 n. 59, nella parte in cui dispone che il decreto del MIUR, in tema di anticipi della scuola dell'infanzia, sia adottato "sentita l'Associazione Nazionale dei Comuni - ANCI" invece che sentita "la Conferenza Unificata Stato-Regioni".<o:p></o:p>
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Scuola ria<o:p></o:p>
Gli anticipi della scuola ria riguardano tutti i bambini nati entro il 30 aprile 2001, che potranno, pertanto, essere iscritti alla classe, come stabilito dalla legge 53/2003.<o:p></o:p>
Anche per questo ordine di scuola non si è tenuto conto della già citata sentenza della Corte Costituzionale, dove si ribadisce che il decreto sia adottato "sentita la Conferenza Unificata Stato-Regioni".<o:p></o:p>
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Scuola ria di I grado<o:p></o:p>
A seguito delle integrazioni - previste dall'art. 25 del decreto legislativo n. 226/2005 - questo ordine di scuola sarà interessato a modifiche del quadro-orario obbligatorio delle lezioni.<o:p></o:p>
L'incremento di un'ora settimanale dell'insegnamento della lingua inglese e di un'ora settimanale dell'insegnamento della tecnologia, infatti, innalzerà l'orario medio settimanale da 27 a 29 ore per un totale di 957 ore annue, alle quali si aggiungono ulteriori 132 ore annuali opzionali facoltative, corrispondenti ad una media settimanale di 4 ore.<o:p></o:p>
Non si applica per il prossimo anno scolastico il comma 2 dell'art. 25 che prevede che le famiglie possano richiedere per i propri figli l'utilizzazione anche del monte-ore dedicato alla lingua comunitaria.<o:p></o:p>
La CISL Scuola ha fortemente criticato quest'ultima disposizioni in quanto le previste opzionalità espresse dalle famiglie potranno determinare la cancellazione della lingua comunitaria dal Piano di Studi obbligatorio, contraddicendo quanto previsto dalla stessa legge 53 (ex art. 2, lett. d) e dalle Raccomandazioni del Consiglio UE, inficiando così le sperimentazioni di bilinguismo che hanno registrato ottimi livelli culturali ed educativi.<o:p></o:p>
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Istituti comprensivi<o:p></o:p>
<![if !supportEmptyParas]> <![endif]><o:p></o:p>
Nella C.M. n. 93/05 si precisa che vi è l'obbligo di presentare formale domanda di iscrizione solo quando le famiglie intendono far frequentare ai propri figli un istituto scolastico diverso da quello comprensivo dove stanno concludendo l'ultimo anno del corso di scuola ria.<o:p></o:p>
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Scuola ria di secondo grado<o:p></o:p>
Per il prossimo anno scolastico coloro che concludono il percorso del primo ciclo di istruzione hanno l'obbligo di iscriversi agli istituti ri di secondo grado o ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale.<o:p></o:p>
I dirigenti scolastici delle scuole rie di I grado dovranno verificare il reale assolvimento del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione da parte degli interessati.<o:p></o:p>
Saranno gli uffici Scolastici Regionali - d'intesa con i competenti assessorati delle rispettive regioni - a definire tempi e modalità di iscrizione ai percorsi sperimentali.<o:p></o:p>
Sono previsti inoltre apposite verifiche per l'assolvimento del diritto-dovere sia nel sistema di istruzione che in quello di istruzione e formazione professionale.<o:p></o:p>
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Istruzione parentale<o:p></o:p>
Il riferimento alle circolari ministeriali 85/2004 e 10/2005 non sana quello che a suo tempo la CISL Scuola ha definito il fenomeno dei "saltatori" di coloro cioè che esibendo la non documentabile provenienza da scuola "privata" o "familiare" anticipano (o tentano di anticipare) l'ingresso nella scuola pubblica di almeno sei mesi rispetto agli anticipatari "legali".<o:p></o:p>
La CISL Scuola continua a denunciare - come nel passato - questa "furbizia" ministeriale che consente, nonostante un chiaro vincolo della legge 53, di mantenere inaccettabili deroghe.<o:p></o:p>
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Novità del presente provvedimento rispetto all'analogo dello scorso anno (la C.M. 90 del 2004) è il paragrafo sugli alunni con cittadinanza non italiana: i minori potranno essere iscritti in qualunque periodo dell'anno scolastico e alle classi corrispondenti per età anagrafica, salvo delibera del Collegio dei docenti che potrà deliberare diversamente tenendo conto delle reali competenze, abilità e livello di preparazione.<o:p></o:p>
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La CISL Scuola - nel prendere atto delle modifiche apportate rispetto alla bozza della circolare - evidenzia, comunque, le seguenti criticità:<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>ü <![endif]>la mancata generalizzazione dell'"offerta formativa" per quanto riguarda la "scuola dell'infanzia"<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>ü <![endif]>il mancato reale monitoraggio - su tutto il territorio nazionale - concernente gli "anticipi" (ad oggi non risultano, in materia, dati certi)<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>ü <![endif]>la "non applicazione" della sentenza 279/05 della Corte Costituzionale<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>ü <![endif]>l'incerto e dubbioso futuro della " lingua comunitaria" nelle scuole rie di I grado: dovrà essere trovata, in proposito, un'immediata soluzione sia per continuare ad assicurare l'offerta formativa sia per salvaguardare il personale interessato<o:p></o:p>
<![if !supportLists]>ü <![endif]>la complessa praticabilità del "diritto-dovere": i percorsi triennali sperimentali non soltanto presentano profonde difformità sul territorio nazionale ma in alcune regioni - nonostante l'accordo del giugno 2003 - stentano addirittura a decollare
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