Malala: "I libri che mi aiutano a combattere"
Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi hanno ricevuto il Premio Nobel per la Pace il 10 dicembre 2014 con la seguente motivazione: «La lotta contro l'oppressione dei bambini e dei giovani e per il diritto all'istruzione». Della giovane attivista pachistana pubblichiamo l'intervista concessa a Jodi Kantor per La Repubblica del 29 agosto 2014.
La 17enne che quando ne aveva 13 denunciò in un blog per la Bbc il regime di terrore contro le donne instaurato nella regione pachistana del Swat dai taliban: "Amo gli scrittori che fanno conoscere mondi e storie di cui non so nulla".
Malala, quale libro stai leggendo in questo periodo?
"Sto leggendo Uomini e topi di John Steinbeck, che è nell'elenco dei libri previsti dal programma scolastico. È un libro corto, ma pieno di molte cose. Rispecchia la situazione degli anni Trenta in America. Sono rimasta affascinata leggendo come erano trattate le donne a quei tempi e che vita facessero i poveri lavoratori itineranti. I libri riescono a cogliere e riflettere le ingiustizie in un modo che ti colpisce e ti resta impresso, ti fa venir voglia di fare qualcosa per risolverle. È per questo motivo che sono così importanti".
Qual è l'ultimo libro che hai letto?
"L'alchimista di Paulo Coelho. Mi piace perché è pieno di speranza e ispirazione".
Quali sono i tuoi scrittori contemporanei preferiti?
"Deborah Ellis (autrice di Il viaggio di Parvana) e Khaled Hosseini (Il cacciatore di aquiloni). Entrambi raccontano storie di giovani che vivono in circostanze difficili, devono fare scelte complesse e trovare la forza di andare avanti. Dipingono in maniera molto accurata le regioni lacerate dai conflitti. Mi piacciono gli scrittori che possono farmi conoscere mondi di cui non so nulla, ma i miei autori preferiti sono quelli capaci di creare personaggi o realtà che sento realistici e familiari, o che riescono a ispirarmi. Ho scoperto i libri di Deborah Ellis nella biblioteca della mia scuola. È accaduto dopo non molto che ero arrivata in Gran Bretagna, e i miei amici mi mancavano moltissimo. Leggere dell'Afghanistan mi ha fatto quasi sentire di nuovo a casa mia. Questo è il potere dei libri: riescono a portarti anche in posti irraggiungibili".
Qual è lo scrittore che preferisci in assoluto?
"Paulo Coelho".
Quali libri raccomanderesti ai giovani di leggere per comprendere la terribile situazione della vita delle ragazze e delle donne pachistane oggi?
"La città di fango, parte della trilogia Il viaggio di Parvana. Questa serie mi ha letteralmente catturato... non sono riuscita a staccarmene più. Ellis racconta magnificamente l'infanzia in paesi lacerati dalla guerra come l'Afghanistan e il Pakistan".
C'è un libro che vorresti che tutte le bambine del mondo leggessero? Uno che secondo te tutti gli studenti dovrebbero leggere?
"Sotto il burqa, sempre di Deborah Ellis. Il libro narra la storia di una bambina che raccoglie la sfida di salvare la sua intera famiglia. Io penso che tutte le bambine del mondo debbano imparare come sono trattate le donne in alcune società. Ma anche se Parvana è trattata come una inferiore ai maschi e agli uomini, non si sente mai tale. Crede in sé stessa ed è più forte nella sua lotta contro la fame, la paura e la guerra".
Ci sono stati alcuni libri in particolare che ti hanno aiutato a superare il processo di guarigione dopo l'attentato che hai subito per mano dei taliban?
"Il meraviglioso mago di Oz è stato il primo libro che ho letto in ospedale. Per un po' ho sofferto di forti mal di testa e non potevo concentrarmi su niente. È un libro adorabile, uno dei 25 che mi ha spedito in regalo l'allora premier inglese Gordon Brown, ed è stato il mio preferito".
Quali libri potremmo stupirci di trovare nella tua libreria?
"Breve storia del tempo di Stephen Hawking. L'ho letto in un periodo in cui la vita nel distretto pachistano di Swat era molto difficile. Mi serviva per distrarmi, per evadere dalla paura e dal terrorismo e farmi pensare ad altro cose, per esempio come ebbe inizio l'universo e se è possibile viaggiare nel tempo".
Qual è stato l'ultimo libro che ti ha fatto ridere?
"Il piccolo principe".
E l'ultimo libro che ti ha fatto piangere?
"Non ho mai pianto leggendo un libro".
L'ultimo libro che ti ha fatto infuriare, allora...
"Il mio! È stato molto difficile scriverlo, soprattutto perché volevamo che fosse tutto giusto e che uscisse in un breve arco di tempo. Le giornate di lavoro erano lunghissime, ma ne è valsa davvero la pena".
Che cosa ricordi dei tuoi libri e delle tue letture da bambina?
"Uno dei primi libri che ho letto si intitolava Mai tornerò indietro: era la storia di una bambina che si batteva per i diritti delle donne e l'istruzione in Afghanistan. Ho letto anche una biografia di Martin Luther King, adattata per giovani lettori. In realtà, però, non ho letto tanto da piccola. Nel mio paese molti bambini non frequentano la scuola e non imparano a leggere. In molti non possono permettersi l'acquisto dei libri, e la maggior parte di questi ultimi è di seconda mano. Io sono stata molto fortunata ad avere avuto un padre che considerava importante l'istruzione e che io fossi in grado di leggere. Uno dei momenti più indimenticabili della mia vita è quando mi è stato chiesto di inaugurare la Biblioteca di Birmingham, la più grande e nuova d'Europa. Non avevo mai visto così tanti libri, tutti accessibili ai membri della comunità. Se solo i bambini pachistani avessero accesso ai libri!".
Se tu potessi obbligare il presidente americano a leggere un unico libro, quale sarebbe?
"Mi piacerebbe suggerirgli di leggerne molti, e tra i tanti anche Il cacciatore di aquiloni, Il piccolo principe, o forse L'alchimista se volesse estraniarsi dal mondo reale e tuffarsi in un mondo immaginario".
E se potessi obbligare il Primo ministro pachistano a leggere un unico libro, quale sarebbe?
"Vorrei suggerirgli Mai tornerò indietro, la storia di Meena, eroina dell'Afghanistan e fondatrice del Rawa, l'Associazione rivoluzionaria delle donne afgane. E anche Mille splendidi soli".
Qual è il libro più bello che tu abbia mai letto?
"L'alchimista".
E il peggiore?
"Penso che sarebbe irrispettoso dirlo, ma in effetti di recente ne ho letto uno che ho trovato terribile".
(Traduzione di Anna Bissanti © 2-014 The New York Times)
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