Malala e le sue sorelle, il mondo è delle donne
Dal Nobel a Malala Yousafzai alle tante donne che si sono affermate nel 2014 in ogni campo, dall'economia alla scienza, alla politica, alle arti, in quello che per Concita De Gregorio (La Repubblica, 29 dicembre 2014) "è stato anche un anno per donne".
Questo è stato anche un anno per donne. Perchè c’è stato un premio Nobel ragazzina, perché è stata nominata una signora al governo della “banca” più importante del mondo, perché ci sono tante storie normali diventate eccezionali. Per raccontare questo 2014 abbiamo cercato sui computer le foto e le biografie delle più citate dai media internazionali. Le abbiamo commentate un paio d’ore. Eravamo in viaggio e avevamo molto tempo: è stato un bel modo di passarlo. La lista di 10 nomi che segue è il frutto di una discussione a cui hanno partecipato alcuni adolescenti e due bambini fra cui Elisa, 11 anni. Dovevamo stabilire chi fosse “fonte di ispirazione”, è stato illuminante parlarne con persone di età compresa fra i 10 e i 20 per le quali avere qualcuno a cui ispirarsi non è indispensabile ma è più naturale, a volte. In premessa gli adolescenti hanno a lungo contestato la divisione fra elenchi di uomini e di donne con argomenti sensatissimi che condivido inutilmente. Hanno detto che se parliamo di persone parliamo di persone, punto. Classifiche separate perché, hanno chiesto. Si è deciso di tenere insieme persone italiane e del resto del mondo, perché il mondo è uno.
Si comincia con la scienza. Ballottaggio finale fra Monica Grady, che ha lavorato 10 anni per mandare il robottino Philae sulla cometa, e Samantha Cristoforetti ha vinto Samantha. Al primo posto assoluto, nel 2014, a causa soprattutto del suo sorriso. Argomenti: ha una tuta bellissima, durante i collegamenti i capelli le stanno diritti in testa, si è portata nella postazione i libri di Calvino e di Rodari, compensa l’assenza di gravità con un centro di gravità permanente come quello della canzone, interiore e visibile. Deve aver studiato tantissimo, superato chissà quali prove e non se la tira per niente.
Poi arrivano l’economia e la politica. Christine Lagarde, la presidente del Fondo Monetario Internazionale, e Janet Yellen, primo presidente donna nei 100 anni di storia della Federal Reserve, hanno perso, non ci crederete, con Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. Vince Nicolini perché è più difficile stare su una minuscola isola di frontiera fra il Nord e il Sud del mondo, oggi, che in un ufficio di cristallo circondati da squali della finanza. «Ci vuole più coraggio».
Passiamo alle arti. Jennifer Lawrence, regina dei box office, suscita fra i ragazzi meno simpatia di Emma Watson, Ermione, che carica di fama e di denari è andata, ventenne, a fare un discorso tostissimo alle Nazioni Unite sulla violenza di genere. «E’ bella e ricca e poteva pensare a sé. Invece senti cosa ha detto e com’era emozionata: è stata brava». Mentre Taylor Swift, cantante in copertina di Time, è battuta clamorosamente nella nostra classifica da Giovanna Marini che ha il triplo dei suoi anni e aspettiamo di vedere la ragazza Taylor al traguardo degli 80. Giovanna vince perchè fa cantare i bambini che non parlano e non sentono nei suoi cori di mani bianche, magnifici.
Poi c’è Malala, perché è piccola. «E lo vedi? Anche le persone piccole possono essere grandi». Ci sono le ragazze rapite in Nigeria, che non sanno della campagna Bring back our girls e chissà a quali sofferenze resistono ogni minuto. Stella Ameyo Adadevoh, medico nigeriano, morta curando i malati di Ebola. E infine una citazione di tre ragazze di provincia. Alice Rohrwacher che ha vinto a Cannes col suo film Le Meraviglie, Emma Dante che ha vinto l’Ubu con Le sorelle Macaluso, a teatro, Costanza Quatriglio, che ha girato un documentario magnifico, Con il fiato sospeso, su quel che succede nei laboratori di chimica dell’università di Catania.
Siamo già a dieci e sono rimaste fuori l’iraniana che ha vinto la medaglia Fields per la matematica, Maryam Mirzakhani, la giornalista Lydia Cacho che ha scritto il più bel libro inchiesta sul traffico di bambini in Messico, minacciata di morte. Marzia Sabella, anche: magistrato straordinario, donna ordinaria. Ha catturato Provenzano, per dire una cosa sola. Leggete Nostro onore, il suo saggio. Le liste sono ingiuste, tengono fuori soprattutto chi sta fuori per principio perché ha molto da fare. Lasciano in ombra uomini e donne che mandano avanti il mondo. Sono solo esempi, gli esempi. Fonti di ispirazione per i nuovi pupazzi Lego disegnati da Ellen Kooijman e per la bambola Lammily progettata da Nickolay Lamm, che è un uomo e chiude questa lista di persone di sesso femminile così: ad honorem, diciamo.
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