Reti, no a invasioni dell'autonomia e all'affidamento di compiti impropri
Nella mattinata di oggi, 15 marzo, si è svolto un incontro di informativa al Miur sulle problematiche relative alle reti di ambito e di scopo. Per l’Amministrazione erano presenti il Capo di dipartimento per il sistema educativo, Dott.ssa De Pasquale, e il Direttore generale della Direzione del personale, Dott.ssa Novelli.
Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato che agli accordi raggiunti durante i due precedenti incontri di giugno e di novembre l’Amministrazione non ha fatto seguire le necessarie indicazioni alle scuole e agli Uffici Scolastici Regionali. La Cisl Scuola ha ribadito che sul tema della governance territoriale si registrano, sul territorio nazionale, comportamenti del tutto difformi tra i diversi Uffici Regionali e tra le reti di Ambito, con il rischio di una deriva rispetto al governo del sistema e il determinarsi di situazioni di confusione.
In particolare la Cisl Scuola ha indicato come punti imprescindibili:
- la non obbligatorietà dell’adesione alle reti di Ambito. La legge 107/2015 prevede infatti che gli USR promuovano (non impongano) la costituzione di reti alle quali non devono necessariamente partecipare tutte le scuole dell’Ambito
- l'incomprimibilità dell’autonomia scolastica. La previsione di una governance della rete attraverso la Conferenza dei dirigenti e l’attribuzione di poteri e competenze al dirigente della scuola capofila non possono in nessun caso assorbire le prerogative distintamente riconosciute dal Dpr 275/99 ai Consigli di istituto e ai Collegi dei docenti
- la necessità di passaggi negoziali nella gestione del personale eventualmente coinvolto a livello di rete di Ambito o nella ripartizione dei compensi eventualmente previsti.
Nello specifico, rispetto ai piani di formazione che sono strutturati dalle reti di Ambito, la Cisl Scuola ha evidenziato che:
- non esiste alcuna previsione di un numero minimo di ore per assolvere l’obbligatorietà della formazione, il cui piano deve essere deliberato dai Collegi dei docenti ed inserito nel Ptof
- i fondi per la formazione, assegnati per esigenze amministrativo contabili alla scuola capofila, sono tuttavia destinati ai singoli istituti che potrebbero, come previsto dallo stesso Ministero, attivare iniziative proprie con accesso diretto al finanziamento.
L’Amministrazione ha condiviso le osservazioni delle organizzazioni sindacali, impegnandosi a emanare rapidamente una nota di chiarimento.
Nel corso dell'incontro è stata affrontata anche un’ulteriore criticità, costituita dagli accordi che in alcune Regioni sono stati stipulati tra uffici scolastici regionali e Inps per la gestione del procedimento relativo alle pratiche pensionistiche del personale della scuola.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che gli USR non possono assumere accordi e impegni per conto degli istituti scolastici. Non è inoltre ammissibile che si tenti di utilizzare le reti di Ambito per gestire adempimenti amministrativi che non sono di competenza delle scuole. E’ stato a tal fine chiesto un intervento del Miur per la sospensione delle convenzioni già attivate. L’Amministrazione ha chiesto ventiquattro ore di tempo per meglio approfondire l’intera questione. Qualora non dovessero essere fornite risposte entro la giornata di domani, le organizzazioni sindacali metteranno in atto altre forme di pressione.
Con l’occasione è stata nuovamente sollecitata l’apertura di un tavolo di confronto (già peraltro ripetutamente richiesta) per affrontare tutte le problematiche relative al personale ATA. L’Amministrazione ha garantito che all’incontro odierno seguirà un’immediata specifica convocazione.