Regolamento supplenze docenti: deludente e penalizzante - Un giudizio più articolato ed analitico
Il MPI ha pubblicato sul proprio sito Internet il D.M. 13.6.2007 (in corso di registrazione alla Corte dei conti) con il quale è adottato il nuovo Regolamento recante norme sulle modalità di conferimento delle supplenze al personale docente ed educativo.
La CISL Scuola
- ribadisce un giudizio molto critico sui contenuti del provvedimento;
- sottolinea la propria disponibilità - fin dall'inizio del confronto (settembre 2005) - ad apportare modifiche in grado di perseguire il giusto equilibrio tra due "categorie" di diritti, entrambi legittimi: la garanzia del servizio agli alunni e quella del lavoro dei docenti precari. Il testo non sembra che vada pienamente nella direzione auspicata;
- evidenzia che, sin dal primo incontro, era stata proposta - per dare funzionalità al sistema - la necessaria individuazione di soluzioni idonee ad assicurare, da un lato un'efficace organizzazione dell'attività scolastica, dall'altro la certezza delle opportunità di lavoro e la trasparenza delle procedure.
Il confronto, svoltosi attraverso una serie di specifiche riunioni con la Organizzazioni Sindacali, ha visto un'Amministrazione "disattenta" rispetto alla richiesta di un'inversione di tendenza per la funzionalità del sistema.
Il testo emanato conserva carenze e imprecisioni; ma - fatto più grave - opera scelte di falso rigore, fortemente punitive per i precari e non risolutive delle esigenze di razionalizzazione e semplificazione delle procedure di assunzione. In particolare, tali giudizi valgono per due aspetti: gli "spezzoni fino a 6 ore" e il "numero di scuole richiedibili".
La CISL Scuola, ribadendo l'assoluto interesse ad una scuola in grado di assicurare agli alunni un servizio efficace ed efficiente, esprime, pertanto, dissenso su scelte fondamentali contenute nel D.M. del 13 6.2007.
Preoccupante è, tra l'altro, il ritardo con cui è stato emanato il provvedimento e per i riflessi che comporta sul nuovo impianto delle graduatorie di istituto: pesanti saranno sicuramente le disfunzioni nell'avvio del prossimo anno scolastico e inevitabile sarà la loro pubblicazione in corso d'anno. Le segreterie scolastiche, inoltre, dovranno sopportare un insostenibile aggravio di lavoro: detti uffici si troveranno ad affrontare la valutazione e l'"inserimento a sistema" delle domande in pieno periodo estivo, con il personale dimezzato anche a causa dei licenziamenti al 30 giugno dei precari.
Sussistono alcune scelte rispetto alle quali la CISL Scuola ha, da sempre, manifestato dissenso.
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La posizione della CISL Scuola sulla vicenda degli "spezzoni fino a 6 ore" è stata chiara e ferma da subito. L'assegnazione di tutti gli spezzoni ai supplenti ha rappresentato una pregiudiziale nel confronto.
La CISL Scuola ha condiviso la nota prot. n. 1004 del 21.7.2006 con la quale lo scorso anno si ripristinava una corretta gestione. E', pertanto, preoccupante e incomprensibile il "dietro front" effettuato con l'inserimento nel Regolamento del richiamo alla legge 448/01.
Con innumerevoli lettere, comunicati, tabelle e osservazioni - inviate al MPI sin dall'emanazione della Finanziaria 2002 - la CISL Scuola ha dimostrato che, oltre a ridurre le possibilità di lavoro dei precari, l'obiettivo di risparmio che la norma in questione intendeva realizzare non solo non veniva raggiunto ma, al contrario, la sua applicazione spesso determinava sia un aggravio di spesa, sia l'appesantimento, il rallentamento e la dilatazione dei tempi delle operazioni di nomina.
Il richiamo alla legge 448/01, nel contesto del Regolamento, non esplicita in quale fase delle operazioni questa deve essere applicata; riteniamo, quindi, che debbano esserci ancora margini di confronto per un'applicazione che non colpisca il personale precario e sulla quale ci sentiamo impegnati.
Il nuovo Regolamento fa, troppo spesso, scelte confuse, non rispondenti a criteri di funzionalità. Una norma che sembra costruita nell'interesse dei lavoratori precari, e come tale condivisibile, ad esempio - quale l'introduzione nella fase di scorrimento delle graduatorie ad esaurimento del diritto al completamento mediante frazionamento di un posto intero sopravvenuto - si traduce, in realtà, in una disfunzione dal punto di vista organizzativo ed amministrativo (aggiornamento delle disponibilità e loro pubblicizzazione), alimentando un proliferare di ulteriori spezzoni che rischiano, se pari o inferiori a 6 ore, di essere sottratti alle assunzioni, vista l'interpretazione che il regolamento dà della legge 448/01. Meglio sarebbe stato consentire la sostituzione dello "spezzone" con il nuovo posto intero.
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La questione del numero delle sedi richiedibili ha assunto rilievo eccessivo sul piano dell'immagine ed è stata utilizzata come "bandiera" per un'efficienza più formale che sostanziale: tutto ciò penalizzerà i precari senza sortire gli effetti desiderati.
Il problema da risolvere era quello di creare le condizioni per l'assunzione del servizio "in tempo reale" del supplente, in caso di breve assenza del titolare nella scuola elementare e nella scuola dell'infanzia; questo per garantire sia il diritto allo studio degli alunni sia la celerità nelle operazioni delle segreterie per la ricerca dell'avente titolo all'assunzione sia una riduzione delle spese a carico dei comuni per i costi telefonici.
Per il raggiungimento di questi obiettivi la CISL Scuola ha ritenuto strategiche (sostenendole con forza davanti ai dirigenti MPI) due condizioni, recepite nel nuovo Regolamento:
- la gestione informatizzata delle procedure di individuazione, convocazione e assunzione del supplente. Operazione, questa, contrastata all'inizio per esigenze di risparmio da parte dell'Amministrazione e ora prevista nel regolamento;
- la messa a punto di un sistema, quello della "sub graduatoria", che fidelizzasse l'aspirante alle scuole nelle quali potrebbe essere assunto per supplenze brevi, circoscrivendo ad un numero limitato di esse le opportunità di assunzione.
Ad avviso della CISL Scuola, quindi, non era necessario nessun intervento per le supplenze di maggiore durata. Non era necessario ridurre il numero delle sedi richiedibili da 30 a 20 per la scuola secondaria e a 10 (di cui 2 circoli didattici) per la scuola dell'infanzia e primaria.
Questa scelta limiterà le opportunità di lavoro relative sia alle assenze lunghe dei titolari per motivi di salute e maternità sia ai posti del sostegno in deroga sia (perfino) a quei posti che gli Uffici Scolastici Provinciali non "riusciranno a coprire" durante le operazioni concernenti le graduatorie ad esaurimento. Una forte riduzione di opportunità di lavoro si determinerà, in particolare, per quelle classi di concorso con poche disponibilità di cattedre nelle scuole.
Un inutile sacrificio in nome di un'efficienza solo formale.
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L'ufficializzazione del Regolamento (con l'allegata "tabella di valutazione dei titoli" per gli aspiranti inclusi nella III fascia) consente l'avvio delle procedure per il rinnovo delle graduatorie di istituto. Il primo incontro, in proposito, tra Organizzazioni Sindacali ed Amministrazione, si è tenuto martedì scorso, 12 giugno; nello prosieguo dello specifico confronto verranno sicuramente alla luce una serie di ambiguità e difficoltà circa l'applicazione del nuovo Regolamento.
La CISL Scuola
- auspica un atteggiamento responsabile dell'Amministrazione, orientato alla soluzione positiva dei problemi;
- rinnova il proprio impegno riguardo le procedure per le prossime assunzioni a tempo determinato.
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Nota Bene
Il nuovo Regolamento per le supplenze del personale docente è stato registrato dalla Corte dei conti il 13.8.2007 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 194 (Serie generale) del 22.8.2007 (come D.M. 13.6.2007, n. 131).