Firmata l'intesa che spiana la strada al nuovo contratto sulla mobilità. Gissi: un ottimo lavoro
“È un’intesa importante e positiva quella che abbiamo appena firmato al MIUR sulla mobilità del personale scolastico, frutto della tenacia e anche della pazienza con cui si è lavorato per metterla a punto. Il cambio di passo, e di clima, determinato dall’accordo del 30 novembre comincia evidentemente a produrre qualche frutto. Ora si tratta di completare la trattativa con la stesura articolata del contratto, ma la linea è tracciata in modo chiaro e va nella direzione giusta: parità di trattamento per tutti i docenti, delimitazione precisa dei limiti territoriali entro cui potrà avvenire l’eventuale mobilità d’ufficio, ampio riconoscimento del diritto a trasferirsi direttamente su altra scuola oltre che su ambito, semplificazione delle procedure. Un ottimo lavoro, che i sindacati, ma anche l’Amministrazione, hanno condotto con intelligenza e responsabilità”. Così Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, commenta l’accordo sulla mobilità per il 2017/18; un’intesa firmata stamattina, ma alla cui definizione si è giunti dopo un lungo confronto che si è concluso solo nella tarda serata di ieri al MIUR.
“Non è stato un lavoro semplice - prosegue - perché si è trattato anche in questa occasione di far quadrare non solo i differenti punti di vista fra sindacati e MIUR, ma anche le tante esigenze diverse e fra loro in concorrenza che inevitabilmente si manifestano in partite di questo genere e di cui occorre tenere conto trovando il giusto equilibrio. Assumendosi a volte la responsabilità di scelte non facili. Ma è proprio in partite come queste che si misura la capacità di fare davvero sindacato”.
Ora l’accordo politico dovrà essere declinato nel testo del contratto integrativo, cui si lavorerà subito dopo le festività di fine anno. In parallelo, si affronterà anche il tema della chiamata per competenze, una delle note più dolenti della legge 107, che sarà oggetto di una specifica intesa. Si punta a raggiungere l’obiettivo che fu mancato lo scorso anno, quando la sequenza contrattuale sulla cosiddetta chiamata diretta non giunse in porto per l’irrigidimento dell’Amministrazione. L’intesa di oggi potrebbe invece spianare la strada a una positiva conclusione, essendo stati definiti alcuni punti che la Cisl Scuola e gli altri sindacati hanno chiesto e ottenuto di mettere nero su bianco: in particolare stabilendo che l’assegnazione della sede ai docenti titolari di ambito avvenga nel quadro di criteri generali, definiti a livello nazionale, la cui applicazione nello specifico di ogni singola scuola dovrà passare anche attraverso un attivo coinvolgimento del collegio docenti.
“Ancora una volta – conclude Maddalena Gissi – la contrattazione si rivela lo strumento più efficace anche per contenere i possibili effetti negativi che norme di legge discutibili e controverse potrebbero produrre se lasciate a se stesse o a un’applicazione unilaterale”.
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