Pronte le risorse per il comodato d’uso, priorità ai meno abbienti e ai meritevoli

03.10.2013 17:00

La Cisl Scuola esprime soddisfazione per un provvedimento di concreto aiuto per le numerose famiglie oggi in difficoltà e per la piena attuazione del diritto allo studio. Non risolutivo di tutti i problemi del "settore scuola", ma senz’altro da segnalare per la sua giusta direzione di marcia

 

 

La ministra Carrozza ha firmato, lo scorso 25 settembre, il primo decreto attuativo delle disposizioni previste nel “decreto-legge scuola”: il provvedimento ministeriale stabilisce i criteri per ripartire gli 8 milioni di euro (2,7 per il 2013; 5,3 per il 2014) - stanziati per il comodato d’uso - alle istituzioni scolastiche.

I fondi serviranno per l’acquisto, da parte delle scuole o reti di scuole, di libri di testo e dispositivi elettronici per la lettura di materiali didattici digitali da concedere in comodato d’uso agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Nella ripartizione delle risorse disponibili per il 2013 - i già menzionati 2,7 milioni di euro - è stata data priorità alle Regioni con il 15% di famiglie disagiate (aventi un reddito netto fino a € 15.493,71) e agli alunni meritevoli. Le risorse saranno elargite a ciascuna scuola in base al numero di studenti iscritti.

Le scuole daranno in comodato d’uso i testi o i dispositivi elettronici agli studenti richiedenti con i necessari requisiti economici e non beneficiari di altri contributi per la fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo e per l’acquisto di supporti elettronici per la didattica; le scuole, inoltre, decideranno in piena autonomia come ripartire la somma ricevuta e come regolamentare i termini per l’utilizzo annuale e la restituzione dei libri e dei dispositivi concessi in comodato.

A parità di condizioni economiche, il comodato d’uso sarà concesso agli studenti più meritevoli in base ai voti finali dell’anno scolastico precedente. Altra priorità, poi, sarà assegnata agli alunni iscritti nelle classi dove i tetti di spesa sono più elevati: le prime delle scuole secondarie di primo grado e le prime e terze delle scuole secondarie di secondo grado.