È la figura di don Milani, di cui ricorre nel 2023 il centenario della nascita, quella che segna il percorso della nostra Agenda per quest’anno scolastico. Un percorso che ben si accorda con l’espressione chiave utilizzata nel nostro recente Congresso: Disegnare oggi la scuola di domani assumendo un impegno preciso: Esserci, Fare, Cambiare.

Difficile trovare chi, meglio di Lorenzo Milani, abbia saputo incarnare lo spirito profetico: che non è capacità di predire il futuro, quanto piuttosto di individuare i percorsi e le mete perché, a partire dalla lucida consapevolezza e dalla denuncia delle storture dell’oggi, sia possibile costruire un futuro di miglioramento e di crescita.

La scuola di Barbiana è certamente un’esperienza unica e forse irripetibile, ma quanto abbia inciso nel dibattito sulla scuola, influenzando positivamente sotto molti aspetti anche la produzione normativa, è di tutta evidenza. Istruzione di massa, inclusione, attenzione agli ultimi, apertura all’esterno e alla partecipazione sociale, sono connotati che proprio a partire dagli anni che videro svolgersi quell’esperienza il nostro sistema scolastico si è dato, o ha cercato di darsi.

La centralità della figura dell’insegnante è un’altra grande lezione che l’esperienza di don Milani ci consegna. L’insegnante come risorsa fondamentale e fattore decisivo per l’efficacia del processo educativo, che nessuna disposizione legislativa, anche la più illuminata, è in grado da sola di garantire.

La lezione di don Milani si conferma attuale in una stagione di riforme nella quale si sollecita una rivisitazione del ruolo che la scuola è chiamata a giocare in una società pressata dal bisogno di rilanciare la crescita ma anche dalla necessità di ricomporre divari e disuguaglianze. Una sfida forte da affrontare con sapienza, determinazione e coraggio.

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