Decreto Legge n. 24/2022, norme ambigue e difficilmente praticabili. Scheda CISL Scuola

26.03.2022 15:04

L'Ufficio Sindacale/Legale della CISL Scuola illustra in una scheda le disposizioni del Decreto "Riaperture" (DL 24 marzo 2022 n. 24) con particolare riferimento a quelle che riguardano in modo specifico il mondo della scuola. Il provvedimento, emanato in vista della cessazione dello stato di emergenza previsto per il prossimo 1° aprile, contiene, accanto a misure di carattere generale (comportamenti da assumere in caso di isolamento e autosorveglianza, utilizzo dei dispositivi di protezione, graduale superamento del green pass base e di quello rafforzato), altre che riguardano la scuola (obblighi vaccinali per il personale scolastico, nuove modalità di gestione dei casi di positività nel sistema di educazione, scolastico e di formazione, modalità di utilizzo del personale inadempiente rispetto all'obbligo vaccinale, ecc.).
Fanno parte integrante due allegati che riportano le disposizioni legislative contenenti l'indicazione di termini che vengono prorogati rispettivamente al 31 dicembre 2022 (allegato A) e al 30 giugno 2022 (allegato B).

Un provvedimento che lascia perplessi – dichiara la segretaria generale CISL Scuola Ivana Barbacci - ambiguo e direi quasi impraticabile. A breve incontrerò il ministro e gli esporrò tutte le mie preoccupazioni".
"Ci apprestiamo a chiudere formalmente lo stato di emergenza, ma direi più che altro come auspicio, dato che nella sostanza i contagi continuano a crescere: la scuola deve essere messa nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza, i dirigenti scolatici devono poter operare con indicazioni chiare - aggiunge Barbacci - Ora le scuole devono riorganizzarsi nuovamente, serve personale sia docente che Ata pienamente a disposizione dell’offerta formativa per gli alunni e gli studenti. Il ministero dovrà inoltre chiarire molti passaggi applicativi anche in termini di utilizzo e trattamento del personale non vaccinato, le soluzioni indicate rischiano di creare problemi e disparità di trattamento tra il personale che si è regolarmente sottoposto alla vaccinazione, in molti casi non a cuor leggero, e chi invece non lo ha fatto. Credo poi che occorra considerare con grande attenzione la situazione dei lavoratori fragili, per i quali non sono prorogate le norme di tutela, pur in un contesto di contagi che non calano, anzi tendono ad aumentare".
"Inaccettabile infine -
conclude la segretaria generale CISL Scuola - che i 14 milioni per pagare i supplenti del personale utilizzato in altri compiti siano sottratti alle risorse contrattuali destinate alla valorizzazione dei docenti: è indispensabile che in sede di conversione si ponga rimedio a quello che considero un grave errore, ci daremo da fare subito per ottenere un opportuno emendamento”.