Furlan, bene la disponibilità del governo al confronto

07.10.2014 18:03

"C'è la positività di aver messo a calendario degli incontri". Così il Segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi voluto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha messo in agenda un nuovo incontro con i sindacati il prossimo 27 ottobre per approfondire i temi del lavoro e della legge di stabilità. "Abbiamo riscontrato una disponibilità al confronto: avere la certezza che su lavoro, contrattazione e rappresentanza si dialoghi con il sindacato lo vediamo come valore aggiunto. Ed il fatto di avere una data sulla legge di Stabilità e incontri con il Ministro Poletti su delega lavoro e decreti attuativi può rappresentare un momento di svolta nel rapporto tra Governo e parti sociali. Dalle prime dichiarazioni - ha spiegato ancora - mi sembra ci siano delle aperture sull'articolo 18 come dimostra il fatto che oltre al reintegro per i licenziamenti discriminatori oggi si parli anche di quelli disciplinari. Ma basta con l'arena politica, Renzi parli con le parti sociali che hanno competenza sul merito" - ha proseguito, ribadendo ad esempio la necessità che la nuova forma contrattuale a tutele crescenti assorba "tutto il precariato che abbiamo nel Paese".
Inopportuna invece una legge sulla rappresentanza. Furlan riferisce infatti che nel corso dell'incontro di oggi i sindacati hanno fatto notare che sono stati fatti "accordi importanti e questi devono essere applicati". In ogni caso aggiunge "il fatto che il premier abbia detto che l'interlocuzione è con il sindacato ci sembra una risposta corretta".
Si è poi soffermata sulle questioni espresse nel corso dell'incontro che per la Cisl restano prioritarie: risorse per lo sviluppo, tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione e lotta all'evasione fiscale e contributiva. "Le risorse per lo sviluppo - ha spiegato - sono fondamentali per creare lavoro. Vogliamo poi vedere una grande determinazione da parte del Governo sui tagli agli sprechi nella spesa pubblica e sulle ruberie e vogliamo anche una lotta più incisiva all'evasione fiscale, contributiva e dell'Iva. E saranno questi i temi dei quali la Cisl parlerà il 18 ottobre nelle piazze del Paese. Una battaglia a tutto tondo, incontreremo lavoratori, pensionati, disoccupati".
Sull'operazione Tfr "ci sono dei pericoli che vanno evitati" ha detto il segretario generale aggiunto spiegando in conferenza stampa a Palazzo Chigi che i sindacati lo hanno "fatto presente al presidente del Consiglio. "Mi sembra - ha precisato Furlan - che dalle sue risposte il premier stia riflettendo sulle questioni poste. Gli aspetti problematici sono "cosa succede alla previdenza complementare", perchè soprattutto i giovani avranno pensioni future sicuramente più basse e la previdenza complementare è una salvaguardia perchè non siano futuri pensionati poveri. L'altro aspetto è la questione fiscale. Se il Tfr va in busta paga e deve rilanciare consumi deve essere a tasse zero - ha detto Furlan - Se invece non è a tasse zero rischiamo che i lavoratori siano assolutamente penalizzati".
Infine, sul salario minimo "abbiamo rinfrescato la memoria al premier dicendo che nel paese l'85% dei lavoratori sono coperti dai minimi contrattuali e questi semmai vanno estesi al 15% di lavoratori che non ne usufruisce, cioè ai precari, che non hanno copertura e sono alla mercè del mercato non regolato. Non abbiamo bisogno di salario minimo - ha precisato - ma di coprire quel 15% di giovani uomini e donne che non hanno copertura contrattuale, anche pensando al salario a tutele crescenti. Quanto ai contratti aziendali, vanno detassati - ha ribadito - per renderli appetibili".
"Come mai l'incontro avviene alla vigilia della fiducia? Non ha importanza", ha detto, osservando che semmai c'è da chiedersi perché ci sia voluto tanto tempo. "Forse ha inizio un nuovo percorso" - ha quindi concluso ribadendo "la massima disponibilità del sindacato a confrontarsi col governo. La voglia di cambiare questo paese non ce l'ha solo Renzi - ha tenuto a precisare - ce l'abbiamo tutti e il sindacato confederale più di ogni altro. Oggi, finalmente abbiamo uno spiraglio per discutere di come ridare speranza al Paese".