Sbarra: bene le misure fiscali, premiati i redditi medio bassi. No allo sciopero generale

04.12.2021 12:58

Un segnale incoraggiante, che valutiamo positivamente. Apprezziamo che il governo abbia deciso di concentrare il taglio dei contributi da 1,5 miliardi sui lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro invece che 47 mila come ci avevano detto giovedì, accogliendo quindi la nostra richiesta di favorire i redditi medio-bassi. Un intervento realmente redistributivo a favore dei ceti popolari, che integra altre misure importanti: 7 miliardi, a regime, di taglio dell’Irpef concentrato sulle fasce di reddito sotto 50 mila euro, con dipendenti e pensionati che beneficiano, in questa fascia, dell’85% delle risorse destinate al taglio dell’imposta, l’aumento della no tax aerea per i pensionati a 8.500 euro, lo sblocco dell’indicizzazione delle pensioni che assorbirà 4,7 miliardi di euro e che rivendicavamo da anni”. Con un’intervista che compare sulle pagine del Corriere della Sera il leader della CISL Luigi Sbarra fa il punto sul difficile confronto in atto col Governo sui contenuti della legge di bilancio, il cui cammino prosegue in Senato e su cui la stessa maggioranza di governo è attraversata da tensioni e divisioni.
Una situazione delicata nella quale, mettendo al primo posto la ricerca di risultati concreti, Sbarra considera al momento improduttiva e inopportuna l’ipotesi di inasprire la mobilitazione con azioni di sciopero che rischierebbero di spezzare i fili del dialogo col governo e con le imprese, isolando il mondo del lavoro in un momento nel quale “il Paese ha bisogno di coesione e responsabilità per costruire insieme una prospettiva di ripartenza e di sviluppo”. Per la CISL il modello da seguire è quello della partecipazione e della concertazione, nella prospettiva di un patto sociale indicata anche dal presidente Draghi.
Gli stessi temi sono ripresi in un’altra intervista, pubblicata dal quotidiano Avvenire, nella quale Sbarra denuncia anche le “fughe in avanti” di alcune categorie (scuola e metalmeccanici, dove sono in programma azioni di sciopero non condivise dalla CISL) che non aiutano il percorso unitario delle confederazioni. Su Avvenire Sbarra tocca anche il tema della previdenza (“Bisogna rivedere del tutto l’impianto della legge Fornero”, approdando ad un sistema flessibile che consenta con 62 anni di età o 41 di contributi) e quello dell’inflazione in ripresa, una mina da disinnescare “con accordi internazionali e una collaborazione fra tutti i Paesi europei”.