Docenti di religione cattolica, informativa sulla bozza di decreto per le assunzioni in ruolo
Giovedì 27 luglio si è svolto l’incontro tra la Direzione Generale del personale scolastico del Ministero e le Organizzazioni Sindacali, per l’informativa sulla bozza del decreto relativo alle immissioni in ruolo del personale di religione cattolica. L’Amministrazione ha reso noto che per l’anno scolastico 2023/2024 nel sistema informativo il numero dei posti vacanti e disponibili per l’insegnamento della religione cattolica, rispetto al 70% della dotazione organica, è pari a 7.313 unità totali (di cui 3.597 nella scuola dell’infanzia e nella primaria e 3.716 nella scuola secondaria di I e II grado).
Nelle more dell'espletamento del concorso ordinario e della procedura straordinaria, le immissioni in ruolo continueranno a essere effettuate mediante scorrimento delle graduatorie generali di merito esistenti.
Il contingente complessivo di 419 posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato, corrispondente al numero delle cessazioni registrate nell’anno scolastico 2023/2024, è ripartito in contingenti regionali (vedi allegato) sulla base delle cessazioni effettive di ciascuna Regione, ed è proporzionato ai posti disponibili in organico. Questo numero tiene ovviamente conto della consistenza delle graduatorie dei concorsi riservati del 2004.
Le assunzioni saranno disposte utilizzando le graduatorie di merito dei concorsi banditi con decreto dirigenziale 2 febbraio 2004, esclusivamente tenendo conto dei posti vacanti e disponibili in organico di diritto corrispondenti ai due distinti ruoli previsti dall’articolo 1 della legge n. 186/2003.
Di fatto, considerate le disponibilità delle GM residue, presenti soltanto in poche realtà regionali, sarà possibile coprire con le nomine solo 129 posti, poco più del 30% del contingente totale.
Sulla base di queste premesse la CISL Scuola, convinta che sia indispensabile dare stabilità al lavoro di tanti insegnanti assunti con reiterati contratti precari, e stante l’esigenza di assicurare il buon andamento del servizio scolastico, ha ancora una volta ribadito la necessita di procedere, nel più breve tempo possibile, al bando dei due concorsi (ordinario e straordinario) previsti dal decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126 (con le successive modificazioni e integrazioni).