Gissi: dalla sindaca di Monfalcone proposte inquietanti e senza fondamento di legittimità

06.08.2019 11:28
Categoria: Comunicati Stampa

Non ha alcun fondamento di legittimità, ma soprattutto è a dir poco inquietante, l’ipotesi della sindaca di Monfalcone di trasformare il Garante per l’Infanzia in una sorta di collettore di denunce e proteste per presunti indottrinamenti ideologici che gli alunni subirebbero da parte dei docenti. Inquietante perché evoca procedure di tipo censorio che sono l’esatto opposto di quanto è indispensabile garantire in una scuola libera e democratica, dove il pluralismo e il confronto fra opinioni diverse sono la premessa fondamentale alla formazione di cittadini critici, consapevoli, tolleranti.
Preoccupante sintomo di intolleranza è casomai l’idea che sia illegittima e inopportuna ogni lettura critica di comportamenti o provvedimenti assunti da chi esercita un’autorità in quanto “eletto dal popolo”. Singolare idea di democrazia e di rispetto delle istituzioni, ma anche di educazione e istruzione; un’idea molto lontana, anzi, diametralmente opposta rispetto ai principi fondanti della nostra Costituzione.
L’attenzione e la cura che gli enti locali dovrebbero avere per le scuole del loro territorio è ben altra, non certo quella di vigilare sull’ortodossia ideologica degli insegnanti con proposte di stampo intimidatorio, ancorché di assoluta inconsistenza sul piano giuridico. Non spetta certo al Garante dell’Infanzia svolgere funzioni da minculpop, mentre esula certamente dai compiti di un amministratore locale attivare controlli sul comportamento degli insegnanti, ai quali andrebbero manifestati casomai rispetto e gratitudine per la generosità con cui svolgono il loro compito in condizioni che meriterebbero ben altra considerazione a livello sociale, normativo ed economico.

Roma, 6 agosto 2019

Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola