Ddl concretezza, la protesta contro ulteriori vessazioni a carico dei dirigenti scolastici

13.04.2019 10:40

L’approvazione alla Camera del disegno di legge che prevede la rilevazione della presenza in servizio dei dirigenti scolastici tramite telecamere, impronte digitali o lettura dell’iride, è davvero l’ultima goccia che fa traboccare il vaso.
Si tratta di una norma che viola le prerogative contrattuali e lo Statuto dei lavoratori ed è inutilmente vessatoria nei confronti dei dirigenti scolastici che in questi anni stanno assicurando il regolare funzionamento del servizio nazionale di istruzione, nonostante il grave disagio professionale e personale causato dell’enorme sovraccarico di lavoro divenuto ormai insopportabile.
L’attività delle istituzioni scolastiche non si svolge in un’unica sede coincidente con quella del dirigente. Oggi i poco più di 6000 dirigenti scolastici in servizio sovrintendono al funzionamento oltre 42.000 sedi scolastiche, spesso in condizioni di sicurezza precarie e che necessitano di urgenti lavori di manutenzione e ristrutturazione. È singolare che, in presenza di una così grave emergenza che incide sulla sicurezza di milioni di cittadini, si consideri una priorità la spesa per dotare ognuno di questi edifici di rilevatori biometrici che controllino i movimenti giornalieri dei dirigenti scolastici.
Lo sdegno dei dirigenti scolastici, implicitamente e incredibilmente additati come assenteisti, non è più sopportabile e si aggiunge alla indignazione per la lunga incredibile attesa per ottenere la certificazione dell’ipotesi del loro contratto, firmata il 13 dicembre dello scorso anno. Sono trascorsi quattro mesi senza che l’iter di certificazione abbia visto un termine e tutto ciò dopo ben nove anni senza rinnovo contrattuale. Permane inoltre un silenzio assordante ed estremamente inquietante sulla consistenza del FUN 2017/2018 e 2018/2019, nonostante le pressanti richieste di informativa inoltrate nell’ultimo anno al Miur e le anticipazioni mai formalizzate. Ancora una volta quindi il Ministro ed il Governo stanno dimostrando di non tenere in debita considerazione le attese e le preoccupazioni dei dirigenti scolastici e della comunità educante nel suo insieme.
Come FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, riteniamo che questa situazione non possa protrarsi ulteriormente e chiamiamo tutti i dirigenti scolastici alla mobilitazione generale in assenza di risposte concrete alle nostre rivendicazioni.
Come prima ed immediata azione di protesta della categoria lanciamo l’hashtag #iocisono, invitando tutti i dirigenti scolastici ad inviare l’immagine di un’impronta digitale via twitter ai Presidenti della Commissione 7° e 11° del Senato, @mariopittoni e @CatalfoNunzia e infine @bussetti_marco.
Preannunciamo inoltre ulteriori ampie iniziative di mobilitazione e di protesta, tra le quali un Presidio al Senato nei giorni in cui si discuterà il disegno di legge Concretezza e la proclamazione dello sciopero della dirigenza scolastica nella giornata del 17 maggio 2019, in cui è già previsto lo sciopero che coinvolgerà tutta la scuola. Lo sciopero del 17 maggio rappresenterà il momento in cui emergerà con chiarezza che le giuste e sacrosante rivendicazioni della dirigenza scolastica non sono in conflitto con quelle del restante personale della scuola ma trovano la loro naturale espressione e composizione nelle attese di tutta la comunità scolastica, unica garanzia del sistema nazionale di istruzione.

Roma, 13 aprile 2019

I Coordinatori Nazionali per la Dirigenza Scolastica

Flc CGIL Roberta Fanfarillo
CISL Scuola Paola Serafin
UIL Scuola Rua Rosa Cirillo
SNALS Confsal Giovanni De Rosa