Valorizzare il merito senza cadere nella meritocrazia. Seminario della Cisl Scuola con i teorici dell’economia civile

09.01.2018 18:52

La Cisl Scuola si interroga su uno dei temi più controversi nel dibattito in corso sulla scuola e sul lavoro pubblico in genere, la valorizzazione del merito. Lo fa in un seminario destinato al proprio gruppo dirigente (segreteria nazionale, responsabili regionali e territoriali dell’organizzazione) che si tiene domani, 10 gennaio 2018, al Ripa Hotel di Roma, con prosecuzione dei lavori il giorno successivo. A orientare la riflessione sul tema intervengono Luigino Bruni, ordinario di economia politica all’Università LUMSA di Roma, Alessandra Smerilli della PFSE Auxilium di Roma, Matteo Rizzolli professore associato alla LUMSA di Roma. Sarà affidata a Monica Bolognani, della segreteria regionale Cisl Scuola, la presentazione dell’esperienza di valorizzazione del merito realizzata in Trentino.
La questione che affrontiamo – afferma la segretaria generale Cisl Scuola Maddalena Gissiin questi ultimi tempi è stata quasi sempre posta nei termini di una contrapposizione secca fra egualitarismo e meritocrazia. Una posizione, impostata così, molto ideologica e per questo poco concreta e poco sensata, che ci piacerebbe smontare, riportando il ragionamento e il confronto dentro delle linee culturali e di politica sociale serie e ben fondate. Crediamo che questo sia possibile facendo riferimento ai contributi della ‘economia civile’ e di aggiornate teorie dell’organizzazione”.
L’orizzonte in cui ci muoviamo – prosegue la Gissi – è quello di una scuola comunità, non dominata da elementi di esasperata concorrenza interna ma, al contrario, fondata su pratiche di condivisione e cooperazione, in cui possano trovare posto anche fattori di positiva emulazione”.
Luigino Bruni e i suoi colleghi e collaboratori lavorano da tempo, in un’ottica di economia civile, sulla distinzione tra merito, premio e incentivo: un lavoro cui fare riferimento per costruire una piattaforma concettuale sulla quale agganciare posizioni sindacali intelligenti, corrette e solide.
Se, come auspicato – conclude la segretaria generale Cisl Scuola - l’imminente rinnovo del contratto segnerà anche il punto di ripartenza per una complessiva rivisitazione di temi legati alla valorizzazione professionale e del lavoro di scuola, sarà fondamentale per il sindacato non limitarsi a giocare di rimessa, ma al contrario stare in campo con intelligenza e qualità di proposta”.

Roma, 9 gennaio 2018