Bisogni Educativi Speciali: il MIUR recepisce e chiarisce

27.06.2013 19:22

Considerata la diffusa fibrillazione nelle istituzioni scolastiche (in questi giorni tanti Collegi dei Docenti sono chiamati a deliberare sul “Piano Annuale per l’Inclusività”) e dopo lo specifico incontro di ieri con le Organizzazioni Sindacali, il Dipartimento per l'Istruzione del MIUR ha inviato ai Direttori Regionali la nota 1551 del 27.6.2013 concernente il suddetto “Piano” previsto dalla C.M. n. 8/2013, a sua volta emanata in applicazione della direttiva dello scorso 27 dicembre.

La Cisl Scuola, nel corso dell’incontro - pur apprezzando e condividendo la necessità di un percorso ampio di inclusione scolastica che tenga conto non soltanto di alunni con disabilità e di alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento, ma anche di quegli alunni che presentano difficoltà causate da condizioni sociali e culturali disagiate anche limitate nel tempo - aveva evidenziato l’insorgere di difficoltà e impedimenti oggettivi all’applicazione di quanto contenuto nella circolare 8, dovuti in particolare:

  • alla mancata attuazione dell’art 50 della legge 35/2012 concernente l’organico funzionale effettivamente assegnato a ciascuna scuola o a reti di scuole
  • all’assenza di ogni altra risorsa economica destinata alla formazione specifica dei docenti e di tutto il personale scolastico
  • alla difficoltà di individuare criteri di riconoscimento di bisogni educativi speciali in assenza di certificazione clinica o diagnosi
  • alla mancanza di intese con gli Enti Locali in supporto al diverso contesto
  • all’“ invasione” sia sul versante dell’autonomia delle istituzioni scolastiche sia su quello contrattuale con chiari riferimenti al FIS

Unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali, la Cisl Scuola ha chiesto di ridefinire le modalità di accompagnamento, valorizzando quanto già fatto dalle scuole e approntando un percorso condiviso.

La nota 1551 del 27.6.2013 è accompagnata da ulteriori indicazioni del Direttore Generale della “Direzione generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione” con le quali l’Amministrazione

  • ritiene che - nel significare l’importanza di tale strumento, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva - per questa prima fase di attuazione, anche in considerazione del sovrapporsi di vari adempimenti collegati con la chiusura del corrente anno scolastico, ciascun Ufficio Scolastico Regionale, nell’ambito della propria discrezionalità e sulla scorta delle esigenze emergenti nel proprio territorio di competenza ed evitando scadenze prescrittive nell’immediato, definirà tempi e modi per la restituzione dei suddetti Piani Annuali da parte delle Istituzioni scolastiche
  • propone che, al contempo, il prossimo anno scolastico sia utilizzato per sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, legate all’attuazione della direttiva del 27.12.2012 ed alla successiva circolare 8/2013, tenuto conto delle caratteristiche di complessità introdotte dalle stesse
  • prega di diffondere con tempestività dette comunicazioni a tutte le istituzione scolastiche