NO a interventi che penalizzano le condizioni di lavoro e di vita della donna - NO a modifiche senza confronto con il sindacato

09.03.2009 17:53

LA CISL SCUOLA DIFENDE IL DIRITTO DELLA PENSIONE A 60 ANNI  PER LE DONNE

BASTA CON LE MISTIFICAZIONI!

La norma sul pensionamento a 60 anni fu fatta proprio per evitare discriminazioni con quanto avviene nel privato, dove le donne vanno in pensione a 60 anni, pur potendo proseguire, se vogliono, fino a 65.

Nessuno quindi "costringe" la donna che lavora nel pubblico impiego ad andare in pensione a 60 anni: è lei che liberamente lo decide.

Noi vogliamo che questa possibilità continui a esserle data.

Il governo gliela vuole togliere.

La sentenza della corte europea denuncia pertanto una discriminazione che non esiste: il Governo farebbe bene a impegnarsi, prima di tutto, per chiarire in sede U.E. come stanno davvero le cose.

Oggi assistiamo invece ad una condotta schizofrenica:

  • da una parte, si vuol limitare la possibilità delle donne di andare in pensione;
  • dall'altra, si manda in pensione a forza (art. 72, L. 133/08) chi non ci vorrebbe andare.

DICIAMO NO a interventi che penalizzano le condizioni di lavoro e di vita della donna.

DICIAMO NO a modifiche delle regole sulla previdenza

senza il dovuto confronto con le organizzazioni sindacali.

Roma, 9 marzo 2009