Obbligo di istruzione. Rese pubbliche, lo scorso 27 dicembre, le "linee guida" per l'attuazione del decreto n. 139 del 22.8.2007

09.01.2008 15:54

Il testo del provvedimento - che non si discosta dalla bozza  già illustrata negli ultimi incontri svoltisi presso il MPI  e che accoglie in gran parte le osservazioni avanzate dalla CISL Scuola, in particolare sui tempi e le modalità operative - si configura come una misura di accompagnamento per le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) impegnate nella sperimentazione prevista dal decreto 139 e riguarda l'orientamento dei giovani e delle loro famiglie, la formazione dei docenti, il sostegno, il monitoraggio, la valutazione e la certificazione dei percorsi.

Gli obiettivi a sostegno dei quali le "linee guida"  intervengono sono:

  • un'equilibrata e coerente acquisizione da parte dei giovani delle competenze descritte nel documento tecnico allegato al regolamento;
  • l'autonomia progettuale delle istituzioni scolastiche nella predisposizione del percorso biennale di sperimentazione;
  • la promozione di progetti ed esperienze di continuità e raccordo curricolare tra le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Le "linee guida", in particolare

  • individuano alcuni aspetti caratterizzanti del contesto nel quale viene ad attuarsi il nuovo obbligo di istruzione;
  • descrivono gli aspetti didattici generali, che si basano sui quattro "assi culturali" strategici individuati dal decreto 139, prevedendo tre "linee di percorso" per le attività di insegnamento nei primi due anni del secondo ciclo. Sotto questo profilo i collegi dei docenti sono invitati a svolgere una riflessioni particolare sui seguenti aspetti: 1) l'individuazione delle strategie più appropriate per l'interazione disciplinare, per superare la frammentazione dei saperi presente negli attuali curricoli; 2) l'approfondimento degli aspetti fondanti i quattro "assi culturali" che costituiscono la trame su cui si definiscono le competenze per la cittadinanza attiva; 3) l'organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimento per le competenze, da articolare in forme coerenti con le scelte generali del POF; 4) un'ampia utilizzazione degli spazi di flessibilità curricolare e organizzativa, anche attraverso ripartizioni funzionali del collegio (dipartimenti, gruppi di lavoro, ecc.);
  • individuano, altresì, l'orientamento e il recupero come strumenti determinanti nella promozione del successo scolastico e formativo e nella lotta alla dispersione;
  • sottolineano che la transizione dall'impianto curricolare di tipo disciplinare a quello basato sulle competenze e sui risultati di apprendimento richiede un impegno particolare da parte delle istituzioni scolastiche che il MPI intende sostenere attraverso interventi pluriennali di formazione dei docenti. Di tale strumento, comunque, potrà avvalersi tutto il personale della scuola;
  • evidenziano che la valutazione e la certificazione hanno l'obiettivo di sostenere i processi di apprendimento dei giovani e il loro orientamento, con la finalità di coniugare l'accertamento dei livelli di conoscenza disciplinare con la verifica dei livelli di competenza acquisiti dagli studenti. Per conseguire questo obiettivo si richiede un costante lavoro collegiale dei docenti per individuare e sperimentare metodologie didattiche e modelli di valutazione coerenti con l'impianto culturale e pedagogico definito dal decreto 139. Le "linee guida" precisano, in proposito, che in questa fase di transizione rimangono vigenti, per la valutazione, i riferimenti normativi contenuti nel regolamento sull'autonomia (dPR 275/99) nonché nell'ordinanza ministeriale concernente gli scrutini ed esami. Le scuole accompagneranno la loro attività di ricerca - volta a definire strumenti idonei per una miglior comprensione da parte delle famiglie e degli studenti del nuovo processo valutativo fondato sull'acquisizione delle competenze - con un impegno istituzionale per la definizione di modelli di certificazione in funzione della validità e del riconoscimento dei titoli e dei crediti su tutto il territorio nazionale, in vista della messa a regime del nuovo assetto del secondo ciclo a decorrere dall'a.s. 2009/10.

Il MPI, d'intesa con l'"Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica", predisporrà un piano di interventi finalizzato a sostenere e assistere gradualmente le istituzioni scolastiche, attraverso:

  • specifici momenti di consulenza on line destinati direttamente alle scuole in rapporto alle tematiche del "documento tecnico", ai modelli organizzativi adottati e ai percorsi formativi coerenti con il nuovo assetto teorico-metodologico;
  • la costituzione di gruppi di lavoro regionali (e successivamente anche provinciali e locali), con la collaborazione degli USR e con la partecipazione attiva delle scuole, degli ex IRRE, degli enti territoriali, delle Università, delle associazioni disciplinari e professionali, di altri soggetti pubblici e privati;
  • la creazione di una biblioteca on line di materiali, esperienze, modelli italiani ed europei.

Un gruppo di lavoro nazionale opererà dal corrente mese per:

  • osservare lo stato di avanzamento del processo;
  • facilitare la creazione di gruppi di lavoro territoriali, di diretto sostegno alle scuole;
  • raccogliere e valutare i risultati in itinere della sperimentazione;
  • redigere i rapporti intermedi e finali.

Detto gruppo di lavoro nazionale predisporrà - entro il prossimo 30 settembre - un rapporto intermedio. A conclusione della fase biennale di sperimentazione sarà redatto un rapporto conclusivo, utile per la messa a regime dell'obbligo di istruzione nell'ambito del nuovo assetto del secondo ciclo.

Le istituzioni scolastiche si avvarranno, in questa prima fase di attuazione, dei finanziamenti assegnati ai loro bilanci, con riferimento alla risorse sia del fondo ex lege 440/97 sia concernenti gli specifici stanziamenti per la realizzazione degli obblighi di istruzione.

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In allegato (e dai sottoevidenziati "link"):