Circolare sulle iscrizioni: c'è qualcosa di nuovo ... anzi di antico

21.12.2006 19:43

Quella emanata oggi è una circolare che non risponde pienamente alle legittime richieste di discontinuità politica e alle attese rispetto ad un provvedimento che costituisce non soltanto un orientamento alla gestione del servizio scolastico ma anche un'occasione per dissipare dubbi ed incertezze sia per gli operatori sia per le famiglie.

Per la Scuola dell'Infanzia, in particolare, la CISL Scuola non registra quella netta discontinuità più volte auspicata.

Infatti, mentre grazie alla ferma opposizione della CISL Scuola non si trova traccia della prevista costituzione delle "sezioni primavera" che a nostro avviso "contaminano" la natura e la struttura ordinamentale della Scuola dell'Infanzia, l'Amministrazione - servendosi di una inspiegabile e capziosa argomentazione tecnico-giuridica - non esclude che l'inserimento dei bambini che compiono tre anni entro il 28 febbraio 2008, possa trovare ambiti di praticabilità per l'a.s. 2007/08.

Mentre nella legge finanziaria è abrogato l'art. 2 del Decreto Legislativo 59/2004 - che, lo ricordiamo, prevedeva la possibilità di accesso alla scuola dell'infanzia dei bambini e delle bambine che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento - si mantiene in vita una norma transitoria che, a nostro avviso, deve considerarsi, di conseguenza, logicamente e giuridicamente decaduta.

Dunque, gli "anticipi" usciti dalla porta rischiano di rientrare dalla finestra!

La CISL Scuola non può che esprimere profonda contrarietà e disappunto per un'operazione artificiosa che di fatto - in sostanziale continuità con il precedente assetto ordinamentale - vuole scardinare le fondamenta di una Scuola strutturata e codificata per i bambini dai 3 ai 6 anni.

Il problema degli "anticipi" si ripropone anche per la scuola primaria perchè nelle classi prime saranno accolti bambini con età molto differenziata - dai cinque anni e mezzo ai sette - e risulterà particolarmente difficile "tener conto dei ritmi di apprendimento e dei tempi di attività" come recita la circolare 74, soprattutto in presenza di classi con 28 alunni.

Per la CISL Scuola, con questi interventi, si continua ad operare spinti più da emergenze e bisogni quotidiani che da un vero e ampio progetto educativo, con l'unico risultato di indebolire la qualità della Scuola Pubblica Statale.