EDA e Alternanza "Scuola-Lavoro". Esiti incontri al MPI

19.07.2006 17:46

Si è svolto stamattina al MPI - il previsto incontro di informativa relativamente a: 1) "Istruzione degli adulti - Attività 2006/07"; 2) "Alternanza Scuola Lavoro - Programmazione 2006/07"

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Educazione degli Adulti

Il Vice Ministro, prof.ssa Mariangela Bastico

  • ha illustrato i criteri di ripartizione dei finanziamenti per l'esercizio finanziario 2006 soffermandosi sull'importanza dell'educazione degli adulti quale elemento strategico e fondante per l'intero sistema di istruzione e formazione
  • ha annunciato la volontà politica di dare al settore una norma quadro di sostegno che porti a sistema le acquisizioni raggiunte negli anni.

Il finanziamento complessivo per l'esercizio finanziario in corso è di 8.462.000 di € così ripartito:

  • 6.000.000 di € da assegnare agli USR per le attività poste in essere dai Centri Territoriali Permanenti (CTP)
  • 1.500.000 di € da assegnare agli USR per il potenziamento dei corsi serali
  • 700.000 € da destinare alle misure nazionali per lo sviluppo e sostegno delle attività per l'istruzione degli adulti promosse dal Ministero
  • 442.000 € da destinare alle misure nazionali di sistema per l'IFTS

riconfermando, sostanzialmente, i criteri di riparto dello scorso anno (50% sulla base della consistenza numerica della popolazione 15-18 anni e 50% sulla base del numero dei CTP e dei corsi serali).

Pur nella esiguità delle risorse si è cercato di privilegiare il funzionamento dei CTP.

Il finanziamento destinato ai Centri Territoriali Permanenti, in continuità con l'anno precedente, sarà indirizzato prioritariamente a sviluppare:

  • le competenze di base degli adulti finalizzate all'acquisizione di un titolo di studio anche in integrazione con le scuole secondarie di secondo grado sedi di corsi serali
  • l'integrazione linguistica e sociale degli immigrati

Il potenziamento dei corsi serali tenderà a privilegiare:

  • la promozione di accordi di rete tra i CTP e le scuole secondarie superiori, sedi di corsi serali, per sostenere - con apposite misure di accompagnamento - la partecipazione di un più ampio numero di adulti ai percorsi di istruzione secondaria superiore, volti al conseguimento del diploma
  • l'innovazione didattica e metodologica dei percorsi di istruzione destinati agli adulti.

Il finanziamento destinato alle misure nazionali riguarderà:

  • il monitoraggio dell'offerta formativa dei CTP e dei Corsi Serali
  • la manutenzione e la gestione delle piattaforme PuntoEdu/Serali dell'INDIRE
  • lo sviluppo del progetto EDALAB
  • la ridefinizione degli strumenti prodotti nell'ambito del progetto SAPA.

La CISL Scuola, preliminarmente ha espresso apprezzamento per la volontà politica del Governo di dare al settore un provvedimento legislativo quadro, snello e leggero, ma nel contempo ha richiesto di procedere, per via amministrativa, alla definizione di un contesto di gestione più rispondente alla domanda sempre più ricca e diversificata.

La CISL Scuola, nel corso del confronto:

  • ha denunciato il consistente decremento delle somme destinate all'EDA. Si passa da 14.000.000 di Euro nel 2004 a 10.404.000 di Euro nel 2005 (-28%) a 8.462.000 di Euro per l'anno finanziario in corso (-30%)
  • ha denunciato, altresì, l'assenza di una politica dedicata delle risorse professionali e degli organici
  • ha evidenziato l'esigenza di un organico sistema di relazioni tra CTP e istituti superiori con corsi serali
  • ha sottolineato la mancanza di una gestione integrata delle esperienze di formazione per "accompagnare" gli utenti fino al diploma o ad una qualifica
  • ha ribadito, ancora una volta, l'esigenza di valorizzare il tavolo di confronto con le parti sociali, onde operare in una logica di integrazione delle competenze e delle risorse.

Il Vice Ministro, nella sua breve replica, ha ribadito la volontà di lavorare ad una legge quadro nazionale, di valori e principi forti, funzionale anche al rapporto con le Regioni e le Autonomie Locali. Nel contempo, ha espresso la volontà di procedere alla revisione dell'accordo 2 marzo 2000 per costruire un nuovo modello di funzionamento dell'EDA utile a promuovere anche accordi territoriali.

La CISL Scuola auspica che questa ripresa di iniziativa politica possa condurre in tempi congrui a soluzioni efficaci di strategia rispetto ai numerosi problemi del settore.

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Alternanza Scuola Lavoro

Relativamente a questa materia il Vice Ministro Bastico

  • ha annunciato che l'Amministrazione fruirà della proroga di 18 mesi contenuta nella legge n. 228 del 12.7.2006 (di conversione del decreto cosiddetto "mille-proroghe") per procedere ad interventi correttivi del decreto legislativo 77/05. Nelle more si lavorerà, comunque, ad un provvedimento di attuazione che stabilisca alcuni punti fondamentali quali la definizione degli standard e la quantificazione oraria
  • ha informato, inoltre, le Organizzazioni Sindacali che si sta procedendo a modificare il decreto istitutivo del Comitato di monitoraggio, previsto dal citato decreto 77, allargando la rappresentanza delle parti sociali da tre a quattro componenti
  • ha proposto, per quanto riguarda le risorse, l'utilizzo di una quota-parte dei finanziamenti previsti per l'alternanza (30.000.000 di € per il 2006) a favore della cosiddetta 3ª area degli istituti professionali limitando, peraltro, l'esperienza di alternanza ad alcune tipologie di istituti superiori.

Per la CISL Scuola l'alternanza scuola-lavoro rappresenta essenzialmente una modalità di apprendimento ed una modalità organizzativa della didattica che deve riguardare tutte le articolazioni del secondo ciclo; essa, pertanto, deve essere fruibile all'interno di ogni percorso e da parte di tutti gli studenti.

La CISL Scuola ha evidenziato tutte le criticità del decreto legislativo 77/05.

In primis l'esiguità delle risorse che limiterà l'accesso all'esperienza solo a pochi studenti: 10.000.000 di € nel 2004 e altrettanti nel 2005 hanno consentito a 20.000 ragazzi, ogni anno, di vivere un'esperienza concreta di lavoro. I 30.000.000 di € di quest'anno potrebbero triplicare la partecipazione, ma sono ancora ben lontani dall'offrire una vera opportunità all'intera popolazione scolastica del secondo ciclo di istruzione (2.521.581). Tra l'altro si è appreso, durante l'incontro, che sarebbero addirittura più di 100mila i ragazzi che chiederebbero di poter fare questa esperienza dell'alternanza: ciò richiederebbe un incremento ulteriore dei finanziamenti.

La proposta dell'Amministrazione circa la destinazione di una parte delle risorse per il finanziamento della 3ª area [dovrebbe sostituire la quota parte imputata al capitolo ("Fondo di riserva") quest'anno non disponibile] suscita forti perplessità e non convince. La questione, pertanto, sarà ripresa in un prossimo incontro, allorché saranno riesaminati formalmente i criteri di assegnazione dei fondi.

Per affrontare seriamente il processo dell'alternanza è necessaria una verifica attenta di quanto è stato realizzato in questi anni, anche in termini di accordi territoriali, al fine di pervenire alla definizione di un quadro di norme generali di riferimento che possano includere le esperienze positive in corso.

Devono essere contestualmente ripresi in esame le questioni relative agli indicatori, ai criteri, alle regole per la corretta individuazione dei luoghi nei quali l'esperienza dell'alternanza possa svolgersi efficacemente nonché la configurazione del sistema tutoriale.

La CISL Scuola, inoltre - pur prendendo atto che il Comitato Nazionale di monitoraggio prevede il coinvolgimento delle parti sociali - ribadisce che tale sede non può esaurire la loro funzione di rappresentanza per la quale rimane ineludibile il livello del confronto e della concertazione.

La CISL Scuola, infine, in attesa che si definisca la situazione, ha dichiarato, comunque, la sua disponibilità a lavorare al "tavolo del confronto" con l'Amministrazione per definire le questioni più urgenti.