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È stata davvero una giornata straordinaria quella vissuta sabato 9 febbraio. Una manifestazione imponente, tanto che non è bastata piazza San Giovanni a contenere un numero di partecipanti andato oltre ogni previsione. La sensazione che la voglia di esserci stesse progressivamente lievitando si era fatta ben chiara già qualche giorno prima, tanto da consigliare un cambiamento del luogo di confluenza del corteo, inizialmente stabilito a piazza del Popolo. Ma è sembrato proprio interminabile il fiume di persone che per tutta la mattina ha attraversato Roma, raggiunta con ogni mezzo da ogni parte d’Italia. Se ha fatto impressione l’enorme afflusso di manifestanti, ha colpito ancor di più la loro compostezza, con la quale hanno impartito una bella lezione di stile in una stagione che vede il dibattito politico sempre più dominato da superficialità, arroganza e non di rado insolenza. Un corteo coloratissimo, a tratti anche festoso, nonostante il peso delle situazioni difficili, non di rado dei veri e propri drammi di cui chi era presente ha voluto farsi espressione e portavoce. Una protesta determinata ma pacifica, energica ma mai violenta. Una dimostrazione palpabile di quale sia il valore della partecipazione e di quanto la rappresentanza sociale organizzata sia fattore di coesione e di democrazia. Lo hanno ricordato nei loro interventi conclusivi i tre segretari generali di CGIL, CISL e UIL, chiedendo al governo di aprirsi al confronto e al dialogo con le parti sociali, di non disperdere inutilmente energie in una interminabile campagna elettorale e di affrontare i problemi veri che il Paese ha di fronte, in un quadro di crescente difficoltà e preoccupazione.
Con una scelta di importante valore simbolico, che sottolinea l’attenzione rivolta ai temi dell’istruzione e della formazione come settore strategico di investimento, lo striscione dei sindacati del comparto istruzione e ricerca è stato collocato in testa al corteo, subito dopo quello delle tre confederazioni. E non sono mancati riferimenti puntuali agli obiettivi cui le nostre federazioni di categoria hanno voluto dare priorità in questa occasione. 

Colori e suoni di una giornata memorabile
Grazie alla straordinaria band pugliese!

Scarica il "volantone" che illustra contenuti e obiettivi della mobilitazione dei sindacati e il volantino dei sindacati scuola CGIL, CISL, UIL.

La lettera alle iscritte e agli iscritti CISL della segretaria generale Annamaria Furlan. Una giornata di mobilitazione nazionale ed un momento di rinnovata unità del mondo del lavoro. Non scendiamo in piazza per motivazioni politiche ma esclusivamente sindacali: per cambiare le scelte del Governo e sollecitare un confronto vero, per difendere gli interessi generali dell'Italia e delle persone che rappresentiamo, a partire dai più deboli e bisognosi.