Venerdì 4 novembre l'Assemblea Nazionale dei Dirigenti. Le dichiarazioni dei coordinatori di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS

03.11.2022 11:51

C’è grande attesa per l’Assemblea Nazionale dei Dirigenti Scolastici che si tiene venerdì prossimo, 4 novembre, all'ITIS Galilei di Roma (via Conte Verde, 51 – inizio ore 10.00), indetta unitariamente da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal. All’ordine del giorno temi che costituiscono altrettante ragioni di disagio e malcontento per la categoria: la criticità della condizione retributiva, anzitutto, tra ritardato avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL (per il quale manca ancora l’indispensabile atto di indirizzo) e il rischio di vedere ridotti i propri emolumenti a causa del problema, annoso e irrisolto, dell’incapienza del fondo unico nazionale. Ma pesano molto anche le responsabilità attribuite impropriamente per la sicurezza degli edifici, mentre si fa estenuante la lotta quotidiana contro le molestie burocratiche, che rende non più rinviabile un deciso intervento di semplificazione amministrativa.
Nonostante le risorse straordinarie stanziate dal 2017 al 2020 per coprire le incapienze del Fondo Unico Nazionale – dichiara Roberta Fanfarillo coordinatrice DS della FLC CGIL - oggi siamo alle prese con un’altra più grave emergenza: l’applicazione delle nuove fasce di complessità, che non potranno assicurare in tutte le Regioni il mantenimento dei livelli retributivi degli stipendi dei dirigenti. È necessario stabilizzare definitivamente il Fondo per garantire l’uniformità delle retribuzioni in tutta Italia. Occorrono almeno 50 milioni senza i quali continueranno ad accumularsi ritardi, inaccettabili disparità, il rischio di restituzione degli stipendi già erogati”.
Il contratto sembra perso in un orizzonte infinito – denuncia Paola Serafin della CISL Scuola - Avremmo dovuto rinnovare il CCNL a partire dal 2018, ma non c’è neppure l’atto di indirizzo: così il CCNL è praticamente scaduto ancor prima di essere firmato. Molti aspetti del rapporto di lavoro sono ancora regolati da contratti vecchi e ormai inadeguati rispetto ai grandi cambiamenti degli ultimi anni. Occorre un deciso cambio di passo per poter definire con chiarezza obblighi e diritti e per un riconoscimento effettivo, non solo a parole e paternalistiche pacche sulle spalle, del lavoro dei dirigenti scolastici e del loro fondamentale ruolo nella comunità scolastica
Per Rosa Cirillo, della UIL Scuola RUA, “il sovrapporsi delle competenze ha tolto rigore nelle procedure e nelle competenze. La burocrazia e le richieste ex-post alle scuole rendono problematici i rapporti con gli enti territoriali di riferimento. Le responsabilità dei Dirigenti – prosegue – continuano ad aumentare negli anni, così come i compiti che l’amministrazione scolastica e le amministrazioni pubbliche hanno riversato sulle scuole”.
I Dirigenti sono soggetti ad adempimenti e incombenze sempre più pressanti – aggiunge Giovanni De Rosa dello Snals Confsal - che nulla o poco hanno a che vedere con i compiti di coordinamento didattico e le finalità educative delle istituzioni scolastiche di cui sono a capo. Faremo leva sulla loro volontà di reagire per chiedere al Governo provvedimenti che impediscano arretramenti dei diritti, a partire da quello legato ad una retribuzione equa e connessa alle crescenti responsabilità”.
All’assemblea sono attesi moltissimi dirigenti scolastici provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Prevista anche la diretta in streaming dei lavori su YouTube al link https://youtu.be/uX-jsju-G6I

Roma, 2 novembre 2022