Approvato dal CSPI e inviato alla Ministra dell'Istruzione un "documento di fine mandato"

30.12.2020 21:50

Nella seduta del 30 dicembre 2020 il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, la cui componente designata è in scadenza il 31 dicembre, ha votato a larghissima maggioranza un “documento di fine mandato”, indirizzato alla Ministra dell’Istruzione e, per suo tramite, a tutta la comunità scolastica.
Il documento, frutto di autonoma iniziativa del Consiglio, oltre a fornire un dettagliato resoconto dell’attività svolta nel quinquennio propone “alcune riflessioni sul presente e sul futuro della scuola”. Le prime riguardano il particolare momento che il sistema scolastico sta vivendo a causa delle restrizioni che la pandemia ha imposto all’ordinario svolgimento dell’attività didattica. Nel sottolineare il grande impegno dell’intero corpo professionale, che “si è prodigato, e continua a farlo, con il massimo impegno per superare le difficoltà e per continuare ad assolvere i propri compiti”, il CSPI afferma la necessità che la ripresa delle attività in presenza sia da tutti considerata come assoluta priorità, richiamando a tal fine anche la responsabilità dei soggetti chiamati a interagire con la scuola fornendole indispensabili supporti in termini di servizio (trasporti, orari delle città, servizi sanitari), in un’ottica di programmazione degli interventi condivisa e partecipata.
Elencate puntualmente alcune misure indicate come essenziali per la ripresa delle lezioni, il CSPI auspica che la crisi determinata dall’emergenza “diventi l’occasione per attribuire effettivamente centralità e priorità alla scuola” e chiede che una parte significativa delle risorse del piano Next Generation EU sia investita nel sistema scolastico.
Al documento, come già detto, è allegato un dettagliato resoconto dell’attività svolta nel corso del mandato. Ricordiamo che la componente elettiva del Consiglio (18 membri rappresentativi delle varie figure professionali della scuola statale) è stata prorogata nelle sue funzioni di rappresentanza fino al 31 agosto 2021 dalla legge 6 giugno 2020 n. 41, anche per allineare la durata in carica dei consiglieri ai termini di inizio e fine del calendario scolastico.