Scrima: edilizia scolastica, emergenza da affrontare subito

24.03.2014 15:33

Quando si parla di scuola, una delle emergenze che il Piemonte deve affrontare è quella dell'edilizia e della sicurezza e una delle prima cosa da fare per affrontarlo è il completamento dell'anagrafe scolastica. A ribadirlo, in occasione del convegno organizzato dalla Cisl Scuola Piemonte "L'autonomia scolastica compie 15 anni", sono i segretari generale e regionale del comparto scolastico dell'organizzazione sindacale, Francesco Scrima e Maria Grazia Penna.

Scrima ricorda come, dopo fatti di cronaca drammatici come, ad esempio, il crollo al liceo Darwin di Rivoli costato la vita al giovane Vito Scafidi, il Piemonte sia diventato "purtroppo, un po' il simbolo di questa questione. Avere una buona scuola" - spiega - "significa avere strutture edilizie sicure e a norma, per questo è necessario completare l'anagrafe scolastica che non è stata completata dal '93.
I problemi dell'edilizia scolastica" - aggiunge ancora Scrima - "sono stati il frazionamento dei poteri e dei soggetti decisori e la dispersione delle risorse. Bisogna quindi completare l'anagrafe scolastica per poter fare un piano di interventi relativi al nostro patrimonio edilizio dove si riscontrano i bisogni".

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E a proposito del tema del convegno, Scrima “paragona” l'autonomia scolastica al colesterolo: c'è quello buono e quello cattivo. “Questa è stata una grande legge di riforma, ma poi l'autonomia è stata un po' abbandonata dalle istituzioni in termini di attenzione e questo è un grave errore. Ora bisogna ridare nuova linfa all'autonomia” - aggiunge il leader della Cisl Scuola - “per affrontare i problemi educativi: servono risorse perché la scuola non può affrontare i problemi che ha senza fondi per il suo normale funzionamento”.
Sulla questione dei contratti, che nei giorni scorsi lo ha visto contrapposto a distanza alla ministra Giannini, Scrima ribadisce che “non sono accettabili le dichiarazioni e gli annunci quando non c'è un quadro organico di quello che il Governo vuol fare. Affrontare problematiche come le carriere o il merito con gli annunci non serve se non a creare confusione”.
“Il ministro deve sapere” - conclude Scrima - “che tali questioni si affrontano a livello contrattuale, senza nessuna demonizzazione dell'anzianità, perché per noi significa esperienza professionale ed è valorizzata in tutti i paesi europei”.
(ANSA, 24.3.2014, ore 13:40)

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Alla scuola italiana “non servono annunci, anzi la scuola è stata vittima degli annunci. Quello che serve sono interventi coerenti e fondi adeguati. In questi anni abbiamo avuto tagli micidiali (circa 8,4 mln di euro), che hanno messo in ginocchio la scuola e inciso fortemente sulla sua funzionalità. Per questo chiediamo più attenzione e cura per dare le risposte che le famiglie si aspettano”.
Scrima ha ricordato, infine, che “proprio in questi giorni è sorta la polemica molto forte sul cosiddetto contributo volontario da parte dei genitori: non spetta certo a loro finanziare il funzionamento della scuola, ma al Governo e alle istituzioni. Noi” - ha proseguito il segretario Generale della Cisl Scuola - “abbiamo apprezzato il fatto che il Premier abbia parlato tanto e bene della scuola, ma abbiamo anche detto che alle parole devono seguire gli interventi perché i bisogni della scuola sono tanti: il capo del Governo fa bene a visitarle, ma farebbe ancora meglio a dare le risposte che la scuola si aspetta”. (ANSA, 24.3.2014, ore 13:24)

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Alla scuola servono, quindi nuovi fondi, non solo per l'edilizia ma anche per quello che è il tema al centro dell'incontro di oggi, l'autonomia. "Questa autonomia - sottolinea infatti il segretario piemontese Cisl Scuola, Penna - è un po' in economia, oggi la scuola cammina sulle ginocchia e i finanziamenti per i progetti dell'autonomia sono stati quasi azzerati o riveicolati su altre emergenze. Quindi oggi la scuola, che in Piemonte è comunque una scuola di ottimo livello, deve fare i conti con la volontà di azione, da una parte, e la mancanza di risorse dall'altra".(ANSA).