Decreto semplificazione e scuola, impegni disattesi

13.03.2012 13:28

Disattesi gli impegni sulla stabilizzazione degli organici; la Cisl Scuola - con una dichiarazione di Scrima - contesta una legge progressivamente svuotata di contenuti e che prefigura inquietanti prospettive.

Il decreto semplificazione e sviluppo oggi al voto della Camera ci lascia, per quanto riguarda la scuola, profondamente delusi. Sull’organico dell’autonomia, che doveva essere il cuore del provvedimento, progressivi rimaneggiamenti hanno via via svuotato di riferimenti certi il testo, senza dare alla scuola le risposte chiare che attende.

La Cisl Scuola ha chiesto ripetutamente un segnale deciso di svolta, a partire dalla garanzia che non sia sottratto alla scuola nemmeno un posto in più oltre alle decine di migliaia già tagliati negli anni scorsi. Questo ci attendevamo di trovare nel decreto, che doveva assicurare il mantenimento dell’attuale consistenza degli organici del personale docente e ata.

Una garanzia che la legge in via di approvazione non dà, limitandosi a rinviare in modo vago le decisioni, mentre si affaccia la pretesa inquietante di “autofinanziare” l’eventuale aumento di organico attingendo a risorse destinate alla valorizzazione del personale. Tutto si può chiedere ai lavoratori, meno che di pagare di tasca propria il fabbisogno dei posti che servono alla scuola per funzionare bene.

Non è così che il Governo può pensare di attuare una seria politica di investimenti sulla formazione; per noi restano al momento del tutto disattesi gli impegni assunti dal ministro all’atto del suo insediamento.

Ci convochi, come da tempo gli stiamo chiedendo, e ci dica che cosa intenda concretamente fare sulle priorità che da mesi gli stiamo indicando: scatti, organici, assunzioni.

Diversamente, siamo pronti ad attivare tutte le necessarie iniziative di mobilitazione della categoria.

Roma, 13 marzo 2012

Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola