Confronto sui progetti sperimentali di valutazione

02.02.2012 13:00

Confronto aperto sui progetti sperimentali in corso e in via di attivazione sulla valutazione dei docenti e delle scuole: il punto sugli incontri svolti al MIUR.

Si sono svolti nei giorni scorsi alcuni incontri al Ministero dell'Istruzione, convocati per presentare ai sindacati le bozze di due nuove sperimentazioni riguardanti il tema della valutazione professionale nella scuola, con le quali l’Amministrazione intenderebbe dare risposta alle raccomandazioni rivolte dall’Unione Europea al Governo Italiano con una serie di richieste, due delle quali riferite in particolare alle azioni da intraprendere “per valorizzare il ruolo degli insegnanti in ogni scuola” e per ovviare alla eventuale insufficienza dei risultati raggiunti da parte delle Istituzioni Scolastiche.

Ovviamente il confronto si è incentrato in apertura sui due progetti di sperimentazione di modalità premiali legate al merito avviati lo scorso anno, uno fondato sulla rilevazione del grado di “apprezzamento” dei singoli docenti (“Valorizza”), l’altro legato alla verifica della capacità di miglioramento delle performance realizzato dalla singola scuola, al netto dei condizionamenti derivanti dal contesto (“VSQ”).

Il progetto "Valorizza"

La prima sperimentazione - inizialmente proposta alle scuole delle città di Torino e Napoli e poi, a causa delle scarse adesioni, estesa alla provincia di Milano e alle intere regioni Campania, Piemonte e Lombardia, con adesione di 33 scuole - si è conclusa nel giugno scorso e ha visto premiato il 30% dei docenti meglio classificati all’interno di ciascuna scuola, che hanno ottenuto il beneficio economico pari ad una mensilità aggiuntiva di stipendio.

La seconda sperimentazione, proposta agli istituti comprensivi di Mantova, Pisa e Siracusa e poi estesa anche a scuole di altre province, è tuttora in corso, essendo impostata sull’arco di un triennio. Il progetto prevede l’assegnazione di risorse (da distribuire fra i lavoratori in servizio con modalità da definire in sede di contrattazione d’istituto) al 25% delle scuole che risulteranno meglio classificate al termine di un percorso in cui sarà valutata la loro capacità di conseguire miglioramenti nei risultati di apprendimento degli studenti.

Per sostenere finanziariamente i due progetti, come si ricorderà, si utilizzò una quota delle risorse derivanti dal 30% dei risparmi realizzati con i tagli agli organici, risorse che per la verità furono quasi interamente utilizzate per pagare gli scatti di anzianità nel gennaio 2011.

Rispetto all’iniziativa messa in atto dal MIUR, col supporto di soggetti esterni impegnati a monitorare i progetti (Fondazione S. Paolo e Fondazione Agnelli), la Cisl Scuola non si è mai attestata su posizioni di pregiudiziale ostilità, stante il carattere di sperimentazione affidata a scelte di adesione liberamente assunte dalle scuole. Non si può tuttavia trascurare, a consuntivo, che la scarsissima adesione al progetto “Valorizza”, così come le riserve e il dissenso manifestati da molte delle scuole destinate ad essere coinvolte nella sperimentazione, siano indiscutibilmente indicativi di un esito negativo del progetto, così scarsamente apprezzato perché eccessivamente legato alla valutazione del singolo docente, a prescindere dalle interazioni che connotano l’agire della comunità scolastica, ponendo forte enfasi sul concetto di reputazione individuale anziché sull’efficacia del servizio, sulla competizione tra docenti anziché sul lavoro di équipe.

Per questo, di fronte alla proposta del MIUR di riproporre nuovamente il progetto, con la sola modifica consistente in una riduzione della percentuale dei possibili beneficiari (dal 30% al 20%) la Cisl Scuola ha avanzato forti obiezioni di merito e di metodo.

Non è infatti chiaro con quali fondi si pensi di finanziare nuovamente le sperimentazioni, né quale percorso di partecipazione si proponga alle organizzazioni sindacali, non essendo comunque accettabile che la materia sia oggetto di sola informativa: l’attribuzione di risorse economiche, in quanto inerenti la retribuzione del personale, seppure accessoria, non può infatti essere disposta se non con passaggio contrattuale.

A fronte delle questioni sollevate dalla Cisl Scuola e ribadite anche dalle altre sigle sindacali, l’Amministrazione si è detta disponibile a soprassedere rispetto all’ipotesi di riproporre una nuova edizione del progetto "Valorizza", impegnandosi nel contempo ad avviare un approfondimento di carattere più generale su una questione così controversa come la valutazione dei docenti.

Come proposto dalla Cisl Scuola, si è convenuto di assumere come punti essenziali di riferimento i lavori della Commissione costituita nel 2004 in attuazione dell’art. 22 del CCNL 2003 sulla valorizzazione professionale e le carriere dei docenti (richiamati dall’art. 24 del CCNL vigente) e l’Intesa sulla Conoscenza del 2007.

I progetti "VSQ" e "VALeS"

Diverse e più articolate le considerazioni espresse riguardo al progetto "VSQ", che sperimenta modalità di valutazione riferite non al singolo docente ma all’efficacia del servizio reso dalle scuole; a destare le maggiori perplessità è l’eccessiva enfasi posta sulla concorrenzialità fra scuole impegnate a “conquistarsi il premio”.

Anche a partire da questo modello l’Amministrazione propone l’avvio di una nuova sperimentazione, con un progetto denominato "VALeS", fermo restando che nel frattempo il progetto "VSQ" proseguirà il percorso triennale già intrapreso.

La sperimentazione "VALeS", da tutti ritenuta meritevole di attenzione, è volta ad offrire alle scuole la possibilità di aderire ad un percorso di valutazione che vede coinvolta l’intera comunità professionale operante all’interno dell’istituzione scolastica, ivi compreso il dirigente.

Fra gli elementi di più rilevante innovazione rispetto al progetto "VSQ" si segnala l’assenza di graduatorie di performance fra le scuole, tutte comunque destinatarie di risorse con cui sostenere gli impegni connessi alla sperimentazione. Il loro ammontare sarà direttamente proporzionale al grado di difficoltà del contesto ambientale riscontrato in avvio.

Relativamente agli aspetti retributivi riguardanti la dirigenza, risultando essa stessa compresa – come già detto – nell’ambito della comunità professionale cui le risorse sono destinate, l’Amministrazione ha accolto la richiesta della Cisl Scuola di attivazione di uno specifico "tavolo negoziale" nell’ambito dell’area V, mentre per il personale docente e a.t.a. la materia resta affidata alla contrattazione d’istituto.