CISL: la manovra va emendata

05.07.2011 09:30

Un giudizio articolato, con molte richieste di modifica per i punti che vengono ritenuti inaccettabili o insufficienti. E' questa la posizione assunta dall'Esecutivo Confederale della CISL, riunito a Roma il 4 luglio, e riportata nel documento conclusivo dei lavori, caratterizzati da un ampio e approfondito dibattito. La CISL è consapevole della necessità di raggiungere l'obiettivo indicato dall'UE, che impone di azzerare il deficit pubblico entro il 2013-14, ma esprime forte preoccupazione per una parte delle misure contenute nel decreto, che non rispondono a criteri di equità sociale.

In particolare la CISL contesta i provvedimenti sull'adeguamento dei trattamenti di pensione, di cui chiede un'immediata correzione, e denuncia l'insufficienza dell'intervento sulla riduzione dei costi della politica; chiede poi che si rafforzi l'esercizio della contrattazione integrativa nel settore pubblico, anche per sostenere processi di riorganizzazione e maggior produttività; rivendica adeguate misure di salvaguardia dei livelli essenziali delle prestazioni in presenza dei ridotti trasferimenti di risorse alle Regioni e agli Enti Locali, che non possono scaricarsi sui cittadini anche attraverso inasprimenti dei tributi locali; sollecita una rapida attuazione della delega sul fisco, che anticipi la tassazione del 20% sulle rendite finanziarie.

A sostegno delle richieste la CISL avvia una campagna di moblitazione che, accanto al sostegno alle richieste emendative alla manovra del Governo, impegnerà tutte le strutture ad un attento confronto sulle politiche regionali e territoriali.