Avviare, da subito, il confronto per il rinnovo dei contratti pubblici: ridare, nei fatti, giusta e forte dignità ai lavoratori

15.04.2010 19:14

In base a quanto previsto dalla legge finanziaria 2010, il Ministro della Funzione Pubblica ha disposto che sia erogata ai dipendenti pubblici l'indennità di vacanza contrattuale. Si tratta in altre parole dell'anticipo corrisposto ai lavoratori alla scadenza di un contratto, in attesa che si sottoscriva quello successivo.

Gli importi risultano, come ben si sapeva, addirittura risibili per la loro esiguità (tra i 5 e gli 8 euro circa mensili lordi): si può, quindi, ben vedere, oggi, quanto fossero prive di senso le indignate proteste con le quali negli anni scorsi qualche sigla sindacale minoritaria reagiva alla mancata corresponsione di somme di modestissima entità, destinate comunque ad essere riassorbite nei benefici contrattuali.

Come già affermato nei giorni scorsi dalla CISL Scuola (attraverso la dichiarazione congiunta del suo Segretario Generale, Francesco Scrima, e dell'omologo della CISL Funzione Pubblica, Giovanni Faverin) non serve attardarsi in polemiche sull'indennità di vacanza contrattuale, mentre occorre invece avviare, immediatamente, il confronto per il rinnovo dei contratti pubblici.

Nel privato, com'è noto, molte categorie hanno già chiuso i loro, peraltro sottoscritti quasi tutti unitariamente.

Sarà proprio il nuovo CCNL a dover stabilire, fra l'altro, i meccanismi per il calcolo della copertura economica da garantire nell'intervallo fra la scadenza di un contratto e la firma del successivo, meccanismi che andranno a sostituire quello usato, nella presente circostanza, dal Ministro della Funzione Pubblica.

La CISL Scuola ha accettato di misurarsi con i temi del cambiamento e dell'innovazione degli assetti contrattuali, riprendendo gli impegni già assunti nella precedente Legislatura con il "Memorandum sul Lavoro Pubblico" e l'"Intesa sulla Conoscenza": ora si chiede a questo Governo di essere conseguente con quanto ha sottoscritto nell'"accordo quadro" sulle nuove regole della contrattazione, correggendo le incoerenze contenute in successivi atti di legge e avviando, da subito, le trattative per il rinnovo di un contratto che risponda concretamente all'esigenza di ridare nei fatti - e non solo a parole - giusta e forte dignità ai professionisti della scuola.