LA SCUOLA HA IL DOVERE DI VALUTARE

12.08.2009 17:57

Tutto quello che avviene a scuola è “scuola”; tutto quello che si insegna a scuola rientra in un progetto che ha come obiettivo la formazione integrale della persona e dunque rientra anche nell’obbligo valutativo che la scuola ha.

E’ in base al progetto educativo che la scuola offre - e che le famiglie chiedono - che si determina, poi, la valutazione complessiva di ogni alunno. Tutto, dunque, concorre alla valutazione, dal comportamento al profitto in ogni disciplina.

I diversi apprendimenti contribuiscono a determinare il giudizio finale; ovviamente in misura diversa rispetto al peso che le varie discipline assumono nei diversi indirizzi di studio, ma tutto è valutabile e tutto perciò deve valere in qualche modo per la valutazione che la scuola fa dell’impegno e dei risultati che il ragazzo raggiunge e che gli insegnanti, collegialmente, testimoniano e certificano.

Che dunque l’insegnamento della religione cattolica rientri a pieno titolo in questo processo ci sembra incontestabile, e non è discriminante perchè, pur essendo un insegnamento opzionale, fa parte dell’offerta formativa che l’istituzione scolastica propone e che prevede delle alternative, anch’esse valutate, se scelte.

Discriminante sarebbe il contrario: non considerarlo parte del percorso formativo che il ragazzo sviluppa e che la scuola, alla fine, deve pur considerare.

Roma, 12 agosto 2009.

                                                              Francesco Scrima

                                                   Segretario Generale CISL Scuola